Terremoto, il nuovo decreto del governo

Ecco una prima lista delle misure decise dal consiglio dei ministri. Sarebbe anche stato ridefinito il perimetro del ‘cratere’

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Un consiglio del ministri durato solo 15 minuti, quello di venerdì mattina, nel corso del quale è stato varato il secondo ‘decreto legge’ contenente le misure di sostegno per le zone colpite dal terremoto.

Mattarella a San Feliciano

Mattarella a San Feliciano

Le misure Quello che il governo Renzi avrebbe stabilito va nella direzione indicata già nella giornata di giovedì da Vasco Errani: «Definire procedure più snelle per permettere agli amministratori locali di operare in modo più efficiente e dar vita ad interventi più efficaci e rapire».

Il ‘cratere’ Nel decreto, che potrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale già lunedì, sarebbe stato ridefinito il perimetro del ‘cratere’ con l’inserimento di altri Comuni nella lista di quelli che hanno diritto agli interventi: in Umbria fino ad oggi sono 14 – Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Polino, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano e Vallo di Nera – tipo l’esenzione dal pagamento del ticket e della compartecipazione alle spese sanitarie per le visite specialistiche.

‘Salvo intese’ Il testo è stato approvato ‘salvo intese’, ovvero lo si sta ancora limando in alcuni dettagli. Il nodo principale, sottolineano fonti del governo, è legato alle norme di snellimento delle procedure. La normativa vigente – viene fatto osservare – prevederebbe gare europee per i container e le casette di legno, in questo modo però i tempi si allungherebbe troppo. Ecco perché si sta studiando come accelerare l’iter e come conferire tutte le competenze alla Protezione civile e al commissario straordinario Errani che coordineranno il lavoro con la struttura composta da Cantone e Tronca e annunciata nei giorni scorsi dal premier Renzi.

Il comunicato La nota ufficiale, diramata da palazzo Chigi recita così: «il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che prevede, come recita la denominazione, “nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016”. Il provvedimento detta norme volte a consentire interventi accelerati per poter affrontare con efficacia le conseguenze delle nuove scosse di terremoto verificatesi tra il 26 e il 30 ottobre, tenendo conto dell’approssimarsi della stagione invernale. L’emergenza principale di cui il dl si occupa è quella di garantire un’adeguata assistenza abitativa alle popolazioni colpite dalle ripetute scosse. Per fronteggiarla, si prevede che il Dipartimento della protezione civile possa, con procedure rapide e trasparenti, acquisire i container e, sulla base delle indicazioni dei Comuni, individuare le aree sulle quali installarli. Al fine poi di favorire il rientro nelle case, per gli edifici con danni lievi, che necessitino cioè soltanto di interventi di immediata riparazione, si prevede che i soggetti interessati possano – previa presentazione di apposito progetto firmato da un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra il sisma e lo stato della struttura, oltre alla stima del danno – procedere al ripristino dell’agibilità degli stabili. Per la messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, i Comuni interessati hanno la facoltà di effettuare direttamente gli interventi indispensabili, dandone comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. All’Anas il compito di intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati dai ripetuti sismi. Il decreto prevede inoltre misure urgenti per consentire la prosecuzione delle attività didattiche: dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente. Al fine di sostenere la continuità produttiva delle attività zootecniche messe in ginocchio, il decreto autorizza la spesa di 10.942.300 euro per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina dei settori ovicaprino e suinicolo. Infine, per riuscire a gestire la mole di procedimenti che i Comuni si trovano a dover attivare, il decreto autorizza l’assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di trecentocinquanta. Previsto anche il rafforzamento della struttura della Protezione civile e di quella del Commissario straordinario alla ricostruzione».

Ecco alcune misure Il provvedimento del governo prevede l’ntervento diretto dei Comuni sui beni culturali: per la messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, i Comuni interessati potranno effettuare direttamente gli interventi indispensabili, dandone comunicazione al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo. Undici milioni di aiuti diretti ad allevatori: sono state semplificate le procedure per la fornitura da parte delle Regioni dei servizi essenziali per la continuità produttiva del comparto agricolo e zootecnico. Per il piano di rilancio del settore agricolo e agroalimentare delle zone colpite, è previsto un rafforzamento delle risorse che salgono da 221 a 340 milioni di euro. Confermato lo stanziamento di fondi per gli allevatori colpiti pari a 11 milioni. Procedure rapide e trasparenti per i container: per fronteggiare la prima emergenza, quella di garantire un’adeguata assistenza abitativa, il decreto prevede che il Dipartimento della protezione civile possa, con procedure rapide e trasparenti, acquisire i container e, sulla base delle indicazioni dei Comuni, individuare le aree sulle quali installarli. Per favorire il rientro nelle case, per gli edifici con danni lievi, si prevede che i soggetti interessati possano – presentando un progetto firmato da un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra il sisma e lo stato della struttura, oltre alla stima del danno – procedere al ripristino dell’agibilità degli stabili. Garantita la prosecuzione della scuola agli studenti delle zone terremotate: previste nel provvedimento misure urgenti per continuare l’attività didattica, dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente. Impiego dei militari per la messa in sicurezza delle opere d’arte: l ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha riferito che nella discussione fatta in consiglio dei ministri è emersa l’esigenza, soprattutto da parte del collega dei Beni culturali, Dario Franceschini, di mettere in sicurezza tutte le opere d’arte, specie in vista del maltempo.

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