Sit-in a Perugia 1416: vigili fra i figuranti

Come annunciato, la Municipale protesta durante il corteo: momenti di tensione in piazza Italia. Bistocchi (Pd): «Che tristezza protestare contro chi sciopera»

Condividi questo articolo su

Lo avevano annunciato, lo hanno fatto: i vigili urbani di Perugia hanno protestato durante Perugia 1416. Nel pomeriggio di domenica le divise della municipale si sono confuse agli abiti d’epoca della rievocazione in corso nel capoluogo in questi giorni. E vista la radicalizzazione delle posizioni attorno alla manifestazione ci sono stati anche momenti di tensione, con diversi battibecchi fra chi sfilava per protesta e chi per piacere.

PERUGIA1416: VINCE PORTA SOLE – L’ARTICOLO

Bandiere rosse e drappi medievali

Lo sciopero durante Perugia 1416 è stato organizzato dai sindacati Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Confsal: «La scelta di dare vita ad una protesta così eclatante, nel bel mezzo di una manifestazione che investe tutto il centro storico di Perugia, non è stata certo presa a cuor leggero – spiegano i rappresentanti sindacali – ma la totale indisponibilità al confronto dell’amministrazione non ha lasciato scelta, essendo ormai le condizioni lavorative del personale di polizia locale assolutamente insostenibili. Tutto quello che chiediamo è un prolungamento del progetto ‘Perugia città sicura’, che garantirebbe il mantenimento di servizi, coperti da un numero congruo di personale, che attualmente non possono essere più svolti, come i controlli con etilometro, il contrasto alla prostituzione su strada e i pattugliamenti notturni. Inoltre, serve assolutamente nuovo personale (le assunzioni programmate dal Comune sono assolutamente insufficienti) e una organizzazione del lavoro che consenta agli operatori di polizia locale di avere una vita privata, cosa che oggi non è possibile».

Alta l’adesione alla protesta – stando a quanto riferiscono gli organizzatori – con punte del 97%, fatti salvi ovviamente i servizi essenziali, che sono stati garantiti. I vigili urbani reclamano la mancata erogazione di fondi per i progetti incentivanti, in particolari quelli relativi a Perugia sicura. Il sit-in si è tenuto in piazza Italia ed è stato anche rumoroso, a fare da controcanto alle musiche medievali provenienti dal corteo, scimmiottato anche dai protestanti, con una sindacalista vestita in abiti medievali.

Sarah Bistocchi, neo capogruppo del Pd, ha sottolineato su Facebook proprio la tensione che si è creata fra manifestati e spettatori: «Non ce l’ho con i figuranti. Mi fanno tristezza però i tifosi da stadio, chi offende e chi insulta, chi urla incivili e buffoni, perfino chi ruba l’acqua portata da casa (perché si sciopera sotto il sole). Mi chiedo quante delle persone che si sono scagliate contro i manifestanti conoscano o si siano prese la briga di informarsi sulle ragioni dello sciopero. Ma sbaglio io, sono la solita scema: l’unico interesse è vedere il costume e sentire il rullo del tamburo. Avevano ragione i Romani, aveva ragione Giovenale: panem et circenses».

Le posizioni radicalizzate su Perugia 1416 – acerrimi contestatori contro accaniti sostenitori – senza dubbio non contribuiscono a creare un clima sereno attorno alla questione, così anche una rivendicazione sindacale assume i connotati di una contrapposizione politica attorno alla rievocazione della venuta di Braccio Fortebraccio. Ricordiamo che la manifestazione è alla terza edizione, fortemente voluta dall’amministrazione Romizi e in particolare dall’assessore Severini, che presiede anche l’omonima fondazione.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli