Spoleto, infermieri e medici lombardi subito al lavoro in corsia

Da lunedì mattina in servizio il contingente arrivato in aiuto dei sanitari umbri impegnati nella lotta al Covid

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È entrato in servizio lunedì mattina nei reparti Covid dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, a poche ore dall’arrivo dalla Lombardia, il contingente di sanitari provenienti dal nord Italia che supporterà il lavoro dei professionisti umbri nella gestione dei pazienti positivi al Covid. Tra loro anche il medico anestesista rianimatore Mirko Belliato, il primario che, un anno fa, ha curato Mattia Maestri, destinato ad essere ricordato come il ‘paziente 1’, giunto dalla Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il dg De Fino: «Un prezioso contributo»

Oltre al professionista, tramite l’istituto del comando, dalla Asst di Lodi sono arrivati un medico pneumologo, la dottoressa Francesca Reali, e due infermieri, Davide Giustivi, in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Lodi, e Simona Ravera, infermiera di terapia intensiva al nosocomio di Codogno. Dalla Fondazione Irccs Policlinico Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano è giunto il medico anestesista rianimatore Francesco Bottazzini. Ad accoglierli, domenica sera, i vertici aziendali dell’Usl Umbria 2, in particolare il direttore generale Massimo De Fino, quello sanitario Camillo Giammartino, e quello amministrativo Piero Carsili, insieme al direttore del presidio ospedaliero spoletino Orietta Rossi. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco Umberto De Augustinis e i dottori Federico Governatori e Giuseppe Belli, in rappresentanza della Protezione Civile regionale dell’Umbria. Nel rivolgere un «sentito ringraziamento» ai professionisti lombardi che hanno accolto con grande generosità la richiesta di aiuto proveniente dall’Umbria, il direttore generale De Fino si è detto «certo che il loro impegno, che deriva dall’esperienza maturata sul campo in fatto di gestione dell’evento pandemico, assistenza e cura dei pazienti Covid-19, assicurerà un prezioso contributo alla collettività e ai sanitari del San Matteo degli Infermi in questa fase particolarmente critica».

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