Stroncone, Lega perde pezzi: esce Camoni

Lascia la referente locale: «Non mi sento più parte del partito, intossicata dalla politica». Intanto è polemica nel centrodestra sul candidato sindaco

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Lega e centrodestra in generale ancora in fibrillazione nel ternano, stavolta a Stroncone, dove non solo si ‘discute’ sulla candidatura a sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative di maggio, ma il partito di Salvini – che già a Terni ha registrato l’uscita del consigliere regional/comunale Emanuele Fiorini – perde anche pezzi. Ad uscire dalla Lega è infatti la referente locale, Lara Camoni.

Le motivazioni

«Penso di aver fatto un ottimo lavoro, ma per un motivo personalissimo non mi sento più parte integrante di questa Lega. Mi tengo fuori perché intossicata dalla politica e prendo atto che tutti siamo utili e nessuno è indispensabile. Se c’è un referente in Comune va sentito» sottolinea Camoni, che comunque tende a precisare che questa decisione non è in alcun modo legata alle polemiche relative alle prossime elezioni, ma «ad altri aspetti che, sotto tanti punti di vista, possono riguardare un Comune». Quanto al commissariamento del partito, la Camoni spiega di confidare nel lavoro di Barbara Saltamartini, «persona con cui ci si può confrontare» e aggiunge che «Matteo Salvini è e sarà sempre il mio leader».

La polemica sul candidato

Intanto, c’è da registrare il botta e risposta tra il ‘Comitato Stroncone Civica’, che ha ufficializzato la candidatura a sindaco di Marco Serafini – ha deciso di correre per la poltrona di primo cittadino «superando calcoli, convenienze e attendismi» – e Lega e Forza Italia, che bollano il suo endorsement come una ‘fuga in avanti’, specificando che lo stesso Serafini non è il candidato del centrodestra. Il Comitato nella replica ai due partiti, ribadisce la sua natura «esclusivamente civica», che pure, «si ispira ai valori universali del centrodestra. Lungi da noi – continua il Comitato – attribuirci la candidatura politica di appartenenza a questo o quel partito. La decisione di rompere anticipatamente gli indugi senza troppi tatticismi è perciò fatta esclusivamente in autonomia rispetto ai partiti e nella volontà di rappresentare tutte le istanze finora raccolte, evitando che le lacerazioni interne ai partiti stessi si riflettano su ciò che ci sta a cuore, ossia il bene ed il futuro di Stroncone e delle sue frazioni. Ben venga perciò il confronto con tutti coloro che realmente abbiano voglia di costruire un perimetro di condivisione, di idee e programmi».

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