Stroncone, rogo Cores: «Informare i cittadini»

Elisabetta Corbucci (capogruppo Pd) chiede un’assemblea pubblica sulle conseguenze e i rischi dell’incendio

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di Elisabetta Corbucci
Segretario circolo PD Stroncone e capogruppo ‘Stroncone Democratica’

Elisabetta Corbucci

Elisabetta Corbucci

A più di una settimana dal grave incendio che ha colpito ancora una volta l’area industriale di Vascigliano, e tenendo conto che i dati diffusi dall’Arpa hanno purtroppo registrato un aumento della diossina, chiediamo al sindaco Falcini e all’assessore all’ambiente Piccio di convocare un’assemblea cittadina volta ad informare sulla situazione e sui pericoli per gli abitanti dell’area e per le aziende agricole e zootecniche.

LE IMMAGINI DEL ROGO

Non possiamo dimenticare che sei anni fa, a seguito del precedente incendio che ha interessato Vascigliano (il rogo alla Ecorecuperi, ndR) la formazione ‘Insieme per Cambiare’ si è adoperata, insieme ad altri, con grande energia e con molte azioni per informare e tutelare la salute pubblica. Ci stupisce, quindi, che amministrando oggi il Comune, la giunta Falcini e i suoi sostenitori non sentano la medesima esigenza e, senza sollevare allarmismi, non abbiano messo in campo alcuna misura informativa sulla situazione venutasi a creare ma soprattutto su cosa intendano fare perché simili disastri ambientali non si ripetano mai più. Non potendo credere che l’energia di allora fosse solo un voler strumentalizzare la paura degli abitanti per fini politici e propagandistici, siamo sicuri che il sindaco e l’assessore all’ambiente stiano facendo quanto necessario: noi crediamo che sia però giunto il momento di parlarne con la gente.

INCENDIO CORES: TIMORI PER L’AMBIENTE

Fino a questo momento, i comportamenti dell’amministrazione Falcini per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo del nostro territorio sono stati privi di una qualunque strategia. Basti ricordare che, in merito alla possibile installazione di due centrali a biomasse in località Vascigliano, la giunta ha espresso l’intenzione di presentare una modifica del regolamento per gli insediamenti nella zona che dovrebbe limitare la sua utilizzazione alle sole attività artigianali, commerciali ed espositive. In occasione del primo consiglio comunale, l’assemblea ha impegnato all’unanimità sindaco e giunta a mettere in atto tutti i controlli previsti dalla legge a tutela della salute pubblica e della salvaguardia dell’ambiente.

Successivamente il sindaco Falcini e la sua maggioranza hanno prima bocciato la nostra mozione per esprimere parere favorevole all’ingresso di Stroncone all’interno dell’Area di crisi complessa che consentirebbe, fra le altre cose, di riconvertire e bonificare le aree industriali dismesse e, successivamente, ha sottoscritto il Patto per lo sviluppo della chimica nel quale, a fronte dell’impegno della Regione a supportare le aziende chimiche sotto il profilo produttivo, occupazionale ed ambientale, i Comuni favoriscono lo sviluppo delle imprese attraverso percorsi amministrativi coerenti con le loro esigenze.

Ora ci chiediamo: cosa sta facendo il Comune, che finora ha emesso solo una stringata ordinanza, visto che tutto ciò non ha impedito il ripetersi di un episodio che rimette Stroncone al centro dei problemi ambientali della conca ternana, compromettendone ancora una volta l’economia e l’immagine, ma soprattutto la salute dei cittadini? Chiediamo alle associazioni e ai comitati ambientalisti di unirsi a noi per richiedere subito un’assemblea pubblica e che vengano usati tutti i canali possibili per informare i cittadini sui comportamenti da adottare e su cosa si debbano aspettare per il futuro da questa amministrazione.

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