Studente disabile multato sul bus. «Ma aveva l’abbonamento e gli hanno frugato nello zaino». BusItalia smentisce, è polemica

Interrogazione in consiglio regionale di Pastorelli e Fioroni (Lega). Risponde l’assessore Melasecche: «L’azienda dice di aver proceduto regolarmente»

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Il consiglio regionale dell’Umbria ha discusso martedì mattina l’interrogazione a risposta immediata presentata dai consiglieri regionali della Lega Stefano Pastorelli (primo firmatario) e Paola Fioroni per avere chiarimenti circa «il comportamento che sarebbe stato tenuto da personale BusItalia in un servizio di linea rispetto ad un accertamento su un minore visibilmente fragile».

La ricostruzione

Da quanto ricostruito dal consigliere Pastorelli, «sembrerebbe che lo scorso 11 gennaio, nella tratta Todi-Marsciano-Assisi, ad un 17enne affetto da grave spettro autistico, sia stata fatta una multa nell’autobus che lo portava a scuola, dato che il giovane non è stato in grado di fornire l’abbonamento ai controllori. Abbonamento – osserva il consigliere regionale leghista – che in realtà aveva a sua disposizione nello zaino. Per giorni il giovane non ha preso più l’autobus, il trauma gli ha provocato una grave regressione. Sembrerebbe, inoltre, che i controllori di BusItalia Umbria avrebbero anche aperto lo zaino e frugato nel portafoglio del giovane cercando la tessera di abbonamento senza riuscirci. È stato comunque identificato grazie al documento di identità che aveva con sé e multato con 32,49 euro».

L’interrogazione

«Quali forme di scuse l’azienda intende presentare nei confronti della famiglia – ha chiesto martedì Pastorelli in aula – per lo choc provocato ad un soggetto visibilmente fragile, che ha portato lo studente, al momento, a rifiutare categoricamente di ricorrere ai mezzi pubblici per raggiungere la scuola? Vorremmo sapere quali provvedimenti BusItalia intenda adottare verso il proprio personale che, stando alla ricostruzione pervenutaci dei fatti, risulterebbe aver tenuto un atteggiamento privo di buon senso, non avendo rilevato lo stato di agitazione e disagio del ragazzo, e avendo tenuto una condotta, aprendo lo zaino ed estraendo il portafoglio, che se risultasse confermata, potrebbe non essere ritenuta conforme alla legge. Il verbale mostra che un minorenne veniva multato. È stato appurato che il minore presenta un disturbo dello spettro autistico (come da documentazione Inps) medio grave e pertanto seguito da Sree di pertinenza. Inoltre, frequenta privatamente un centro specializzato per la condizione di disabilità che ne determina problemi di comunicazione e linguaggio».

La risposta dell’assessore

L’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche ha risposto di essere «dispiaciuto che sia avvenuto un episodio del genere. I quattro dipendenti BusItalia presenti alla fermata dicono che il tutto è avvenuto nella massima regolarità. Non voglio credere che addirittura i dipendenti abbiano preso il sacco dello studente e di loro iniziativa siano andati addirittura a guardare dentro. Questo viene negato e si sostiene che il ragazzo sia stato aiutato da un altro passeggero. Questo è quanto mi riferisce una relazione ufficiale di BusItalia. Rimane il fatto che quel giorno sono state elevate tre sanzioni. E, grazie agli sforzi dell’azienda, il fenomeno dell’evasione è in fortissima riduzione. Dal 2022 BusItalia sta portando avanti un progetto sperimentale di verifica straordinaria per la prevenzione e il contrasto dell’evasione tariffaria e per sensibilizzare al rispetto della legalità. Noi stessi abbiamo chiesto a BusItalia di effettuare i controlli per ridurre l’evasione. Il progetto prevede una presenza più capillare di personale di BusItalia adeguatamente formato che effettua controlli sistematici per verificare il possesso di regolare titolo di viaggio. In caso di irregolarità – ha affermato Melasecche – c’è il verbale di violazione. Al personale vengono date precise indicazioni per lo svolgimento di tale delicata azione. In particolare è stato spiegato come comportarsi nei rapporti con la clientela anche con un ordine di servizio che mette al centro la gestione della relazione con il cliente». Nella sua replica Pastorelli si è detto «totalmente insoddisfatto della risposta. Sembra che le cose non siano andate come riportato della relazione che l’azienda le ha passato. Bene i controlli, ma è grave che sia accaduto questo. Consiglierò alla famiglia di sporgere querela per l’accaduto. Con un po’ di impegno questi atteggiamenti si potrebbero evitare».

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