Tangenti a Ischia: ternano scarcerato

Arresti domiciliari per Bruno Santorelli. Il riesame ‘spacchetta’ l’indagine fra tre procure

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È stato scarcerato Bruno Santorelli, il 48enne di Acquasparta coinvolto nell’indagine cui con a fine marzo la procura di Napoli e i carabinieri hanno portato alla luce un vasto giro di favori e tangenti legate alle opere di metanizzazione dell’isola di Ischia. L’inchiesta aveva portato in carcere otto persone, fra cui anche il sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino.

Domiciliari In seguito al riesame, l’uomo – accusato di riciclaggio transnazionale e difeso dall’avvocato Enrico De Luca del foro di Terni – è uscito dal carcere e nei suoi confronti è stata applicata la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari.

Nuovo assetto Il riesame si è espresso anche sulle competenze delle singole procure in ordine alle indagini: il filone legato al riciclaggio (quello che coinvolge Santorelli) è stato affidato alla procura di Roma, quello relativo alla corruzione è rimasto a Napoli, mentre della parte relativa all’associazione a delinquere e alle false fatturazioni se ne occuperà la procura di Modena, città sede della Cpl Concordia che nel frattempo ha già provveduto a rinnovare il proprio cda. Soddisfatto l’avvocato De Luca: «Riteniamo corretta la decisione del riesame di rivedere le competenze delle singole procure in ordine all’indagine».

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