Tari a Montefranco, l’amara scoperta per un cittadino

Dal Comune missiva per la mancata iscrizione alle liste di carico e necessità di regolarizzare la posizione

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Mancata iscrizione alle liste di carico e input per la regolarizzazione spontanea per il periodo 2015-2019. Amara scoperta per un cittadino di Montefranco – non l’unico – nelle ultime settimane del 2020: c’è pagare la Tari per un’unità immobiliare che, secondo il Comune, non è stata ‘denunciata’ nel corso del tempo. Che ora vuole vederci chiaro.

La comunicazione

In sostanza il cittadino ha ricevuto la comunicazione dopo le verifiche dell’amministrazione sulla base della banca dati catastale messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate: un rimessaggio – nella stessa nota del Comune viene usato il condizionale – non risulterebbe iscritto: «La tassa – viene specificato – è da applicare a tutti i locali predisposti all’uso, anche se di fatto non utilizzati, con obbligo di iscrizione alla lista Tari». Il tutto invitando a chiarire la posizione permettendo la regolarizzazione senza sanzioni né interessi.

Il dubbio

Non mancano le perplessità – con tanto di passaggio da Federconsumatori – da parte di chi si è visto recapitare la ‘notizia’: «Si tratta di un’unità immobiliare per il quale già in passato erano state chieste delucidazioni ed era tutto a posto. Ora invece mi viene detto che devo pagare con scadenza tra due settimane e al momento non si sa nemmeno l’importo considerate anche le difficoltà di mettersi in contatto con l’agenzia che se ne occupa. Non c’è nulla di abusivo qui». La sensazione è che la storia non finirà qui.

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