di S.F.
A piccoli, piccolissimi passi prosegue il tentativo del Comune di Terni. A far cosa? Vendere gli arredi dismessi del teatro Verdi per far cassa. E se il primo bando quantomeno aveva raggiunto una cifra complessiva a tre zeri, il secondo non è andato molto meglio: per l’amministrazione 378 euro grazie alla cessione di 30 corde di canapa, 11 poltroncine e uno scaffale. Per tutto il resto c’è tempo fino al 31 dicembre 2021, data di scadenza formale dell’avviso pubblico.
Chi si è fatto avanti
La signora Maria Carla Pirro ha deciso di investire 143 euro per prendersi 11 poltroncine in velluto rosso su struttura portante a ponte e retro schienale in legno. Non solo: per lei anche una scaffalatura portadocumenti in legno tamburato impiallacciato dal costo di 25 euro. C’è chi ha ‘svuotato’ di più il portafoglio: è Stefano Grilli – già attivo nel primo bando con l’acquisizione di poltroncine e tendaggi per 640 euro – che, al secondo giro, ha comprato 30 corde in canapa dal valore totale di 210 euro. A occuparsi dell’iter per il Comune è il geometra Maurizio D’Amato.
IL NUOVO BANDO CON LE INTEGRAZIONI
L’integrazione. Le maniglie
Come detto ci sono ancora tre anni e mezzo per acquistare gli arredi dismessi. Sì, perché il Comune ad agosto ha rifatto un nuovo bando facendo delle integrazioni in base alle richieste dei cittadini: sono stati aggiunti – al di là di poltroncine e beni già noti – anche scaffalature, una scrivania direzionale da 200 euro e un armadio in struttura lignea da 50 euro (base d’asta). C’è la possibilità di visionare il materiale prima di procedere con l’acquisto grazie a una sorta di ‘tour’ nel teatro, visto che le foto inserite nel bando dal Comune non sono il massimo. Nelle prossime settimane sono previste ulteriori aggiunte rispetto agli arredi a disposizione al momento: per quanto strano possa sembrare, c’è chi è interessato alle maniglie. Tutto utile per tirar su un po’ di quattrini.