Ternana a Catanzaro con pesanti assenze

Fere attese da una delle trasferte più delicate: Gallo senza Proietti, Salzano e Furlan. «Non ragionare in funzione della Reggina»

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Una Ternana senza Mattia Proietti per le ultime quattro gare – trasferta di coppa Italia a Siena compresa – del 2019. A partire da Catanzaro, il match più complicato da affrontare per Defendi e compagni nel rush finale in vista della conclusione dell’anno: rossoverdi in viaggio verso la Calabria con volontà di piazzare un ulteriore blitz ed evitare – sempre che i ragazzi di Toscano vincano a Teramo – di allontanarsi dalla già lontana Reggina. Diretta testuale su umbriaOn dalle 14.30.

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L’emergenza in mediana

Una delle trasferte più difficili della stagione senza il perno Proietti (operato venerdì al menisco mediale del ginocchio sinistro, lo rivedremo nel 2020) e la mezzala Salzano, entrambi con ampio minutaggio finora. A disposizione restano Paghera, Palumbo, Damian e Defendi, tutti in campo ad Avellino con il capitano unico a disputare l’inter match: in linea di massima si può parlare di mini emergenza. E anche Furlan e Niosi sono out: «La coppa Italia ha lasciato qualche affaticamento – Gallo tira in ballo il manto sintetico del ‘Partenio-Lombardi’, diverso da quello del ‘Taddei’ – di troppo. Ma non ho mai voluto accampare scuse e non lo farò adesso. Chiaro che quando mancano giocatori si perdono delle soluzioni». Alla lista degli indisponibili si aggiungono Repossi, Mucciante e Diakité: i convocati sono appena venti per questo motivo.

Mattia Proietti

Il dubbio tattico e l’avversario: «Costruiti per vincere»

Come giocare dunque in Calabria? Il tecnico deve fare le ultime valutazioni prima di decidere: «50/50 tra difesa a tre ed a quattro», ha specificato. «Nel primo caso vorrei al centro un difensore in grado di far partire l’azione con più qualità, Sini o Bergamelli». La Ternana a differenza del Catanzaro ha già viaggiato in settimana e oltretutto la situazione dell’infermeria non aiuta: «Pensi che con la Casertana – risponde quando gli viene chiesto se è questa la sfida più complicata del 2019 –sarà meno difficile? Non credo. Domenica è un match difficile contro una squadra forte, hanno un organico di primissimo livello e costruito per vincere. Ora si è ripresa. Ci possono essere tanti sviluppi, dobbiamo pensare solo alla nostra prestazione». Biancorossi favoriti dalla logistica in settimana: «Noi abbiamo carichi di stanchezza che loro non hanno (in coppa sono scesi in campo tra le mura amiche, ndr), è un dato di fatto. La Casertana ha schierato la Berretti a Catanzaro, l’Avellino contro di noi era in formazione ‘tipo’».

Fabio Gallo

L’amico Grassadonia

Terzo confronto con il collega salernitana, già battuto nei nei match tra Spezia e Pro Vercelli nell’annata 2017-2018: «Gianluca è un amico, ci siamo sentiti tante volte sia quando non allenavo io che quando è capitato a lui. Un rapporto di amicizia nato sul campo, da avversario. Ho molta stima per lui, precedenti in B parlano a mio vantaggio però anche Calabro era in vantaggio con me. Le partite sono da giocare». Breve accenno a Nesta, fresco di rinnovo dopo il gol decisivo ad Avellino: «Ha dimostrato che il terzino lo può fare. Interno di centrocampo? Non vorrei creare confusione, è una situazione che non abbiamo più testato». Senza Partipilo (almeno dall’inizio, alla pari del recuperato Torromino) e Furlan ci sarà la necessità – semmai si utilizzasse il 4-3-1-2 – di impiegare qualcun’altro in quel ruolo.

Indisponibile Furlan

Il messaggio e il dispiacere

Inevitabile che la parola Reggina esca fuori ad ogni conferenza. La capolista vola e la Ternana non può permettersi passi falsi: «Talvolta sembra che si stia facendo poco e al cospetto di una squadra che sta andando molto forte ci si dimentica del cammino di questa squadra. Un po’ mi dispiace questa cosa perché non si dà tutto quello di buono che stanno facendo i ragazzi; se la Reggina continua così non possiamo fare nulla, non possiamo ragionare in funzione loro perché sarebbe un errore grandissimo. A chi mi riferisco? In generale, con la società ci parlo sempre e dico che ci penso. Non c’è alcun tipo di problema nel confrontarmi», ha evidenziato il 49enne di Bollate. «I tifosi? Sempre attaccati a noi. Hanno iniziato guardando e poi hanno trovato nella squadra un gruppo che aveva voglia di camminare insieme a loro. Alla fine è il risultato che determina».

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