Fere, girone resta a 20: Tar ‘ghiaccia’ Cerignola

La Ternana tornerà in campo il 18 a Rieti per la coppa: intanto il ds Leone prova a stringere per il reparto avanzato. Per ora niente nuova punta

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La Ternana può tirare un sospiro di sollievo. Niente sconvolgimento del calendario né tantomeno una trasferta pugliese da oltre 400 chilometri in più da sostenere: la prima sezione Ter del Tar Lazio – niente Germana Panzironi questa volta, presidente Riccardo Savoia – ha accolto il ricorso presentato dalla Figc in merito al pronunciamento favorevole al club pugliese da parte del Collegio di garanzia del Coni. Risultato: niente 61° club in Lega Pro e discussione nel merito fissata per il 9 settembre. Quando il campionato sarà già iniziato: un filone che sa tanto di Déjà vu e in via della Bardesca lo sanno bene.

IL 3-2 CON BRIVIDO ALL’OLBIA NEL DEBUTTO UFFICIALE

I rossoverdi al Taddei

Lo stallo per il reparto avanzato

Battuta l’Olbia 3-2 nel debutto ufficiale in coppa Italia, la Ternana tornerà in campo il 18 a Rieti per giocarsi la qualificazione al turno successivo. C’è quindi una domenica di ‘buco’ in questo periodo il focus della tifoseria è tutto puntato sulle acquisizioni in entrata: Gallo ha già fatto capire a chiare lettere che «bisognerà aspettare, il mercato degli attaccanti è fermo» ed in effetti per ora a livello di passi concreti non si sta muovendo granché. Dopo un avvio con ingressi a raffica per puntellare in particolar modo il pacchetto arretrato, si sono presentate: niente chiusura – per ora – per l’ex Adriano Montalto (comunque in odor di cessione), Salvatore Caturano, di proprietà Virtus Entella e Anthony Partilipio della Virtus Francavilla, finiti sul taccuino del dirigente abruzzese. In uscita resta da piazzare Kingsley Boateng, apparso fuori contesto dal suo arrivo – tra l’altro con contratto pluriennale – in rossoverde. Tra poco più di due settimane c’è l’esordio in campionato a Rieti.

Il decreto pro Figc

Il campionato resta a sessanta squadre

Da Roma nel pomeriggio è arrivata la notizia che il presidente di Lega, Francesco Ghirelli, voleva ricevere. Il torneo resta a 60 squadre dopo il decreto cautelare del Tar Lazio a favore della Figc: «Sospesi – la nota – sospende i provvedimenti emessi dal Collegio di garanzia del coni relativi alla società Cerignola, valutando come prevalente l’interesse al regolare svolgimento del campionato e della Cìcoppa Italia di Lega Pro che pertanto si disputeranno secondo il calendario già prefissato. Trasparenza e legalità rimangono quindi i capisaldi del nuovo sistema che garantisce certezze e mette al riparo la categoria da aggressioni». In precedenza si era esposto lo stesso dirigente eugubino: «La vicenda Cerignola impone, al di là degli esiti giudiziari, di tenere sempre presente la complessità dei fenomeni da governare e la necessità di non perdere mai di vista le stelle polari della trasparenza e della legalità. Per sgombrare il campo da ogni equivoco è necessario preliminarmente dire che si tratta di una società sana e seria, che si è comportata come tale anche nella realizzazione delle proprie infrastrutture. La questione che si è aperta è la seguente. Da un lato, tutta la materia dei ripescaggi e delle riammissioni richiede termini certi e regole inderogabili volte ad evitare che vi possano essere comportamenti arbitrari. Dall’altro, le decisioni del giudice sportivo hanno evidenziato, nella normativa relativa alle certificazioni dei manti in sintetico, profili di ambiguità e di scarsa trasparenza».

Il nuovo sintetico del Taddei

Il nodo manto

Ghirelli si appiglia al sintetico: «Si aggiunga che l’attuale disciplina delle certificazioni dei manti in sintetico suscita notevoli perplessità in ordine ad una effettiva apertura del mercato in conformità alle costanti indicazioni dell’Antitrust, ai costi che debbono sopportare le società ed alla estrema discrezionalità che caratterizza il sistema delle autorizzazioni provvisorie. Si comprende, allora, l’urgenza di una regolamentazione di questo tema che dia certezza e trasparenza, eliminando le zone grigie e la discrezionalità. Ed è questo, appunto, il segnale che occorre cogliere e che viene dalla vicenda Cerignola. Anche in quest’ambito, dunque, devono trovare al più presto piena realizzazione quei principi di legalità e di trasparenza, ai quali si è ispirata la Federazione, con la fattiva collaborazione della Lega Pro, nella precisa volontà di dare al calcio un sistema normativo e di licenze nazionali idoneo ad escludere qualsiasi arbitrarietà». Di certi i tifosi rossoverdi possono capire bene ciò che stanno provando i loro ‘colleghi’ pugliesi.

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