Ternana, Avenatti: «Vorrei la serie A»

L’uruguaiano si apre al portale Referí: «Sono migliorato e cambiato mentalmente grazie ad Attilio Tesser. Terni tranquilla e passionale. Salvezza, si può»

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di S.F.

Una settimana senza guai fisici, rarissime in casa Ternana nella stagione in dirittura d’arrivo. E la ‘regola’ è stata confermata anche nella settimana di preparazione che porta alla sfida contro il Frosinone: distorsione alla caviglia per Antonio Palumbo, che ha abbandonato anzitempo la seduta mattutina di mercoledì. Chi non ha problemi e proverà a marcare il secondo gol in carriera ai ciociari è Felipe Avenatti che, dopo aver battuto il proprio record di marcature in campionato con la casacca delle ‘Fere’, è entrato nell’ultimo mese – difficile ipotizzare altri sviluppi – da giocatore di via Aleardi. Il 24enne di Montevideo ha parlato della sua avventura a Terni in un’intervista rilasciata a Pablo Benítez del portale uruguaiano Referí.

Avenatti e Falletti a bordo campo nella sfida all’Atletico Orte

Il buio Molte ombre, troppe, sia a livello gestionale che puramente tecnico. E la Ternana ha trascorso oltre metà campionato in zona playout o nel terzetto di chiusura: «Questa stagione – esordisce Avenatti nella ‘conversazione’ pubblicata lunedì dal sito sportivo uruguaiano – è stata complicata, abbiamo avuto quattro tecnici e siamo in zona retrocessione. A livello personale la prima parte è andata bene avendo realizzanto nove reti, poi c’è stato un calo nella seconda: sono stato quattro mesi senza segnare e la squadra ha perso otto partite su nove disputate».

Terni, il calcio e la vivibilità Si passa poi alla vita ternana della punta ‘celeste’: «Qui ci sono due cose, l’acciaieria e la Ternana. Sono nel centro dell’Italia e il calcio a Terni si vive con molta passione, se non rendi è difficile: per questo motivo siamo arrivati a fare tre settimane di ritiro consecutive. Però è una città molto tranquilla per vivere, non è come in Uruguay dove esci e devi fare attenzione».

Attilio Tesser e Felipe Avenatti nel marzo 2015

L’amico, la moglie e l’adattamento Un primo anno – vuoi per le alte aspettative, vuoi per il nuovo contesto – davvero difficoltoso per Avenatti sotto la guida tecnica di Domenico Toscano e Attilio Tesser: «A Terni sono giunto molto giovane e ho fatto fatica ad adattarmi. All’inizio – spiega il numero 20 – venni con mio padre e sin dal primo anno sono con César Falletti, mi sono adattato più velocemente di lui con la lingua; poi ad aprile 2016 mi sono sposato con Jessica e ora viviamo insieme: quando abbiamo tempo libero andiamo in giro a visitare l’Europa, di recente siamo stati a Parigi e Amsterdam».

La tattica e il ‘maestro’ Una punta più che atipica, ormai è chiaro. Un regista offensivo cui piace giostrare – tuttora, spesso, si ritrova in posizioni esterne o a venti metri dalla porta – su tutto l’arco dell’attacco: «Nella serie B italiana – sottolinea in merito – le partite sono molto tattiche, si studia molto l’avversario ed è come un match di scacchi. Tuttavia è un calcio molto più dinamico rispetto a quello uruguaiano, ho dovuto imparare ad essere un giocatore molto più aggressivo. Qui bisogna sempre essere attivi, mobili e fare pressing: in tal senso Attilio Tesser – l’elogio per l’allenatore di Montebelluna, in lotta con l’Alessandria per la promozione diretta nel torneo cadetto – è stato il tecnico che più mi ha formato, era molto esigente e mi ha permesso sia di migliorare che di cambiare la mentalità del numero 9 che deve aspettare la palla per segnare. Sì, ci possiamo salvare se vinciamo alcune partite chiave che restano». A partire magari dal Frosinone, contro cui ha siglato una delle undici marcature stagionali nella sfida d’andata.

Felipe Avenatti

Flashback Dybala Tanti sudamericani affrontati in serie B nel quadriennio da ‘Fera’. Uno, in particolare, è rimasto impresso ad Avenatti: «Dybala è retrocesso con il Palermo e ho giocato contro di lui. Iniziò ad avere minutaggio in quell’anno e quando sono tornati nella massima serie è esploso definitivamente: già si vedeva all’epoca che era un calciatore speciale». L’attaccante della Ternana fa riferimento ai confronti del 26 dicembre 2013 e del 25 maggio 2014, entrambi vinti dai rosanero.

Il futuro Addio dietro l’angolo per Avenatti, che già ora potrebbe firmare preliminari con altre società dato che il contratto è in scadenza tra due mesi e mezzo. Il 24enne – e anche Falletti – è nel mirino del Genoa in particolar modo: «La mia idea – chiude l’attaccante dei rossoverdi – è quella di continuare in Europa e, se possibile, provare la sfida della serie A». Di certo non con la Ternana, per il momento. Poi tutto può accadere, chiaro, ma l’impressione più che concreta è che Avenatti sarà il prossimo Fabio Ceravolo. O Luigi Vitale, giusto per citare i più recenti.

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