Ternana, Bandecchi: «Grande prestigio»

Il ‘patron’ di Unicusano interviene per spiegare i vari punti della trattativa: «Simboli, colori, ambizioni e progetti, fideiussione in arrivo. Vogliamo la serie A»

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di S.F.

Un nuovo intervento, questa volta più lungo e dettagliato. Perché c’è qualcosa da chiarire in merito alla doppia proprietà – un ‘passo falso’, quantomeno per le tempistiche – e al cambio di denominazione per Stefano Bandecchi, ‘patron’ dell’università telematica Unicusano a caccia – trattativa in dirittura d’arrivo – delle quote libere (per ora) della Ternana. Un messaggio che tocca tutti i punti in ‘gioco’: «Serie A nel mirino, colori e simboli restano», sottolinea in particolar modo l’imprenditore livornese.

UNICUSANO: «NO DOPPIA PROPRIETA’, VIA DA FONDI»

Stefano Ranucci (foto illivornese.it)

La cessione del Fondi «Prima di tutto – inizia la nota dell’ufficio stampa Unicusano – lo studio legale Lombardo e lo studio legale Proietti stanno lavorando giorno e notte alla stesura del contratto che vedrà la cessione delle azioni societarie della Ternana. Ipotizzabile che questo contratto veda la luce entro la serata di oggi o nella mattinata di venerdì. Le situazioni da risolvere dai due studi legali sono molte e delicate, la professionalità delle persone coinvolte merita un contesto di massima tranquillità. Per quanto riguarda l’Unicusano, è stato convocato un consiglio di amministrazione alle ore 10.30 di venerdì mattina. Durante questo CdA interverrò personalmente come presidente della Società delle Scienze Umane (l’avvocato pugliese Daniela Sasanelli è vice presidente del CdA, Valentina Lamonaca consigliere) in videoconferenza da Londra, per spiegare ai consiglieri che ad oggi si rende necessario cedere la squadra fondana per poter acquistare le quote della Ternana. Con rammarico, ma rispettando le attuali regole della Ficg, si renderà necessaria la cessione delle quote del Fondi, che saranno momentaneamente messe in sicurezza attraverso una società garante completamente scollegata dall’università Niccolò Cusano. Tengo a precisare che per mia volontà, la Società calcistica Fondi 1925 sarà regolarmente iscritta al campionato di serie C e i professionisti da me incaricati di ricercare una società solida e importante potranno quindi lavorare con calma e tranquillità anche oltre il 23 luglio, data ultima per l’iscrizione al campionato. Posso anche rassicurare tutti i tifosi fondani dicendo che in questo momento ci sono diverse società serie e solide interessate ad acquisire il Fondi Calcio, una società sana, bella, con una storia calcistica che arriva da molto lontano e a cui l’Unicusano ha dato un piccolissimo lustro portandola nella categoria dove tutt’ora sta militando». Sia Stefano Bandecchi che Stefano Ranucci hanno cariche attive in Unicusano Fondi Calcio s.r.l.: il 56enne toscano è consigliere, mentre il manager romano – dal 6 settembre 2016 – è attuale presidente del CdA.

Simone Longarini (foto Alberto Mirimao)

LA SOCIETÀ DELLE SCIENZE UMANE, ‘CONTROLLORE’ UNICUSANO

La fideiussione L’imprenditore livornese sottolinea inoltre che «il CdA dell’Unicusano delibererà anche in merito alla richiesta di fideiussione di 800 mila euro euro per l’iscrizione al campionato di Serie B. La Società delle scienze umane, in quanto promotrice dell’Università Niccolò Cusano, offre da questo momento il suo supporto all’ateneo per questa operazione che, a mio avviso, è di grandissimo prestigio data l’importanza della città di Terni e della sua provincia». Il CdA di Unicusano ha come presidente l’avvocato Giovanni Puoti, mentre Fabio Stefanelli è l’amministratore delegato. Fronte sportivo strada spianata – salvo sorprese, visto che Fabio Liverani e Danilo Pagni non sono stati contattati al momento – per Sandro Pochesci e il direttore sportivo Luca Evangelisti, entrambi sotto contratto con il Fondi per cinque anni. Con loro – già circolati diversi nomi, spicca Gianluca Galasso – potrebbero arrivare diversi giocatori impegnati nell’ultima stagione nella squadra laziale, tra i quali l’attaccante Elio Calderini.

SIMONE LONGARINI: «UNICUSANO IN ARRIVO»

Simbolo, colori e nome Si passa poi alla Ternana: «Per quanto riguarda – prosegue – la tifoseria ternana voglio solo aggiungere che l’Unicusano non cambierà i colori e il simbolo della squadra, non leveremo certamente il drago, simbolo forte e bello della città e della tifoseria. Aggiungeremo solo il nostro nome, come detto fin dall’inizio, e laddove c’è scritto Ternana, ci sarà scritto Unicusano Ternana». Il ‘brand’ Unicusano è presente anche in Inghilterra, dove Bandecchi è direttore – insieme a Oriana Di Gioacchino e Ratha Krishnan Naidu – della Italian Università Niccolò Cusano London Limited, con sede nella zona di Limeharbour, Francia (Parigi) e Spagna (Barcellona).

SANDRO POCHESCI: «ALLENARE LA TERNANA IN B? POTREI FARLO SUBITO, ECCO PERCHÉ»

La coreografia della ‘Est-Viciani’ in occasione del derby del 12 febbraio

La serie A Rassicurazione e lancio dell’obiettivo a breve-medio termine: «Voglio anche far riflettere questa magnifica tifoseria, con grande cuore e anima, che rispecchia la città di Terni. L’aggiunta del nostro nome a quello prestigiosissimo della Ternana non può che obbligarci alla ricerca di risultati eccellenti e spingerci alla profusione del massimo sforzo necessario per offrire alla tifoseria la possibilità di venire ad applaudire la propria squadra in serie A. Terni proseguirà insieme a noi quel percorso, cammino, quella strada che abbiamo iniziato in quel di Fondi e che vuole esprimere un calcio italiano fatto da italiani che entro un paio di anni vorrebbero giocare in serie A e non tornare più indietro».

IL SINDACO DI GIROLAMO SU UNICUSANO: «CESSIONE CHE DÀ IMPORTANTI PROSPETTIVE», VIDEO

Il giudizio Chiusura con ringraziamento per i Longarini: «Dal momento che tutta la mia vita si è basata sui fatti e non sulle parole, sarà la grandissima tifoseria ternana a giudicarmi nei prossimi anni, se la trattativa, come spero, arriverà a conclusione nei prossimi giorni. Ringrazio la famiglia Longarini per le dichiarazioni fatte e per le belle parole spese – conclude – nei confronti della università e della mia persona». Ufficializzato a parole dunque il cambio di denominazione, sempre che la Figc non si metta di traverso – articolo 17 delle Noif – anche su questo fronte.

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