Ternana, Cozzella ‘diffida’ Longarini

Terni, dopo la conferenza stampa del numero uno rossoverde l’ex ds affida la replica direttamente ai suoi avvocati

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‘Stracci volanti’ fra la Ternana Calcio – ergo, Simone Longarini – e Vittorio Cozzella. Nella conferenza stampa di mercoledì, l’operato dell’ex ds rossoverde era stato criticato pesantemente dal numero uno di via Aleardi che lo ha accusato, in sostanza, di aver operato per interessi personali e non per il bene della società. «Il primo degli anarchici», la definizione usata dall’ammistratore delle ‘Fere’, che aveva aggiunto inoltre di «aver dato tante chance a quell’uomo, mai colte».

Vittorio Cozzella a Norcia durante il ritiro

Vittorio Cozzella a Norcia durante il ritiro

‘Diffidato’ La replica – tutt’altro che informale e, forse, preludio alla carta bollata – arriva dagli avvocati di Vittorio Cozzella, già in guerra contro la Ternana per il licenziamento dello scorso agosto. In merito alle dichiarazioni di Simone Longarini – scrivono dallo studio Crescimbeni-Lavari – «si diffida lo stesso, in proprio e nella qualità di amministratore unico della Ternana Calcio S.p.A., alla immediata rettifica delle dichiarazioni rese nella conferenza stampa di mercoledì 30 Settembre 2015, in quanto assolutamente inveritiere nonché offensive e lesive dell’immagine e della professionalità del signor Cozzella il quale – contrariamente a quanto asserito dal signor Longarini nella suddetta conferenza stampa – ha svolto con impegno, serietà, diligenza, e professionalità il proprio incarico di direttore sportivo della Ternana Calcio S.p.A.».

Longarini e Cozzella a Norcia, 24 luglio

Longarini e Cozzella a Norcia, 24 luglio

Scontro sul licenziamento Poi, però, i legali che difendono l’ex ds dicono qualcosa in più in merito al rapporto di lavoro troncato lo scorso 3 agosto con il licenziamento ‘per giusta causa’: due settimane dopo – il 19 agosto – quella decisione è stata impugnata. Per gli avvocati Crescimbeni e Lavari si tratta infatti di un licenziamento «assolutamente illegittimo poiché viziato nella forma, nella procedura e nella sostanza; ciò avuto riguardo al fatto che il signor Cozzella non ha mai posto in essere le condotte inadempienti a lui contestate con il provvedimento espulsivo ed avendo, al contrario, rispettato integralmente i propri obblighi contrattuali». Parole che preludono ad una causa civile, di fronte al giudice del lavoro, «per il riconoscimento della illegittimità del licenziamento e per il risarcimento dei danni tutti subiti in conseguenza dello stesso, ivi compresi quelli all’immagine ed alla professionalità». Fra Cozzella e la Ternana, insomma, non poteva finire peggio.

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