Ternana, ‘Fere’ tradite dal centrocampo

Pessimo il rientro da titolare di Signorelli, ingiustificabile Busellato per l’espulsione: i rossoverdi crollano in mediana

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di S.F.

Ci hanno creduto veramente in quei dieci minuti del secondo tempo. Uomo in meno, 1-1 e momento di sofferenza Crotone nonostante la superiorità numerica in campo: Falletti prima e Furlan poi vicini al bersaglio grosso, per una rimonta che sarebbe stata memorabile date le circostanze. Nulla di tutto ciò, perché il gol di Ricci ha spento le velleità d’impresa delle ‘Fere’. Reattive e capaci di tenere testa alla capolista del campionato in un buon secondo tempo, ma ‘tradite’ per tutto il corso del match dal centrocampo. La Ternana riparte dal +6 sulla zona playoff e dalla consapevolezza che, nelle riprese, la squadra è in grado di cambiare ritmo. Ormai una costante.

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Pessimo il rientro da titolare di Signorelli

Pessimo il rientro da titolare di Signorelli

L’assenza di Coppola si è fatta sentire, eccome. Perché il sostituto – il 4-3-3 fu più efficace all’andata – ha buttato con una prestazione più che insufficiente la chance che Roberto Breda gli ha concesso: Franco Signorelli non è mai entrato in partita, con e senza palla. Il venezuelano ha giostrato da interno sinistro e, nella ‘missione’ che solitamente spetta a Busellato, ha cercato in più circostanze di andare in pressing alto sul portatore di palla avversario. E i risultati sono stati disastrosi: spesso fuori tempo e non così pimpante nel ripiegamento difensivo. Chilometri corsi a vuoto per lui e buchi nel mezzo da sfruttare per la truppa di Jurić. L’ex Empoli tuttavia ha evidenziato difficoltà anche nel gestire la sfera, vuoi per l’alto ritmo imposto dai ‘pitagorici’, vuoi per una certa lentezza generale nelle decisioni da prendere. E il pubblico – fischi in almeno un paio di circostanze – non lo ha perdonato. È lui inoltre – in collaborazione con Janse – ad essersi perso García Tena sull’angolo di Di Roberto. Opportunità dilapidata.

L'arbitro Saia al momento dell'amminizione di Ceravolo

L’arbitro Saia al momento dell’amminizione di Ceravolo

Ingiustificabile poi l’applauso ironico – da regolamento vale il rosso – di Massimiliano Busellato. La Ternana, in massima sofferenza in mediana e già sotto nel punteggio, ha visto rovinata del tutto la sua gara – già di per sé proibitiva per il valore dell’avversario – dal momento di follia mentale del centrocampista veneto. E mentre Breda sostituiva uno spento Grossi con Valjent andando a disegnare un 4-4-1 con lo slovacco accanto a Signorelli, anche Falletti vagava senza un minimo d’efficacia tra il possesso palla rossoblù e il tentativo immediato di recupero palla dei ragazzi del tecnico croato. Il risultato è stato un primo tempo dove la Ternana è stata in balia degli ‘Squali’, particolarmente abili a creare spaziature con l’avanzamento costante di García Tena. Male in particolar modo la corsia sinistra rossoverde nel quarto d’ora iniziale, con Janse e Furlan mai in grado di prendere le misure a un Di Roberto molto ispirato in giornata.

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L’assolo di Falletti L’ingresso di Valjent ha quantomeno dato un minimo di ordine, seppur il dominio del Crotone sia proseguito senza sosta. Spezzatosi poi in avvio di ripresa grazie alle due migliori ‘Fere’, Ceravolo e Falletti: assist del locrese e splendido assolo – sterzata su Barberis e destro di rara precisione dalla distanza – dell’uruguaiano. E gli ospiti, magari un po’ rilassati, hanno rischiato in tre circostanze di subire il sorpasso con il 10 rossoverde in grande spolvero. Dall’altro lato Mazzoni ha tenuto il punteggio sull’1-1 con una serie di parate in sequenza a metà ripresa. Un pareggio che sembrava potersi concretizzare.

Ceravolo il miglior rossoverde insieme a Falletti

Ceravolo il miglior rossoverde insieme a Falletti

La catena di errori sul gol di Federico Ricci ha poi sancito la sconfitta delle ‘Fere’. Si parte in primis da Zanon, apparso non così convinto nell’andare a contrastare Palladino: sul traversone poi in tre – Meccariello, Valjent e González – hanno guardato solo la palla, non accorgendosi dell’arrivo dalle retrovie del numero 7 dei calabresi. Male, malissimo contro uno degli attacchi più prolifici e talentuosi del torneo. Un gran peccato, perché a conti fatti la reazione rossoverde non era dispiaciuta e avrebbe meritato un esito diverso. Tardivo infine il doppio Dugandžić-Avenatti.

Nulla da rimproverare Luca Mazzoni nel secondo tempo ha fatto il suo, negando il gol ai vari Budimir, Claiton, Palladino e Ricci, per poi essere punito dal preciso stacco aereo del talento di scuola Roma. Poche recriminazioni per il livornese: «Quando lasci l’uomo in più a una squadra come questa è difficile. Il Crotone merita tutto quello che ha: giocano veramente bene e ha buone qualità individuale e di collettivo. Per quel che ci riguarda abbiamo fatto meglio in dieci, alzando l’attenzione e ‘rischiando’ di fare il 2-1. Falletti è stato bravo in tutte le posizioni nelle quali è stato schierato, poi ci è mancato qualcosa a livello difensivo magari nel secondo gol loro. Tuttavia non ho nulla da rimproverare alla Ternana. L’arbitro? E’ dall’inizio del campionato che è così. Ecco perché non protestiamo, i risultati sono questi».

Falletti in azione

Falletti in azione

Sapore amaro Non realizzava gol (a Novara), né tantomeno assist da oltre 600 minuti. E l’avvio di gara con il Crotone non era stato dei più entusiasmanti per Falletti, anzi. Poi il lampo del fuoriclasse che ha dato la scossa alla squadra. Non è bastato: «Un po’ triste – commenta l’uruguaiano – perché abbiamo corso abbastanza e fatto il nostro match. Loro hanno gestito il possesso palla e c’è sapore amaro: stavamo pareggiando ed eravamo messi bene in campo, poi è arrivato il secondo gol loro. Peccato. Nel primo tempo eravamo entrati un po’ timidi e ci hanno fatto correre, mentre nella ripresa dopo aver parlato nello spogliatoi c’è stata un’altra mentalità. Un punto gettato, ma dobbiamo – l’auspicio de ‘El Baxho’ – continuare in questo modo». A partire da Vicenza, magari però con qualche punto in tasca.

Saia si conferma un arbitro tutt’altro che casalingo, quantomeno a livello di risultati. A Terni il siciliano ha arbitrato la settima gara dell’anno: nessuna vittoria per le formazioni ospitanti e ben cinque affermazioni delle squadre in trasferta, tra le quali proprio i rossoverdi a Novara e lo 0-4 del Pescara a Perugia. E Mazzoni questa volta non si è risparmiato nel criticare l’atteggiamento del ‘fischietto’. Non un weekend tranquillo per gli arbitri palermitani considerato il durissimo comunicato del Latina – mirino puntato su Rosario Abisso – per la direzione di gara nella battuta d’arresto di Salerno.

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