di S.F.
La Ternana, con un’altra bella prestazione esterna, ha pareggiato sul difficile terreno del ‘Partenio-Lombardi’ di Avellino. La classifica è soddisfacente, il gruppo lavora bene e, nonostante gli alti e bassi dovuti al rendimento interno, si respira un’aria positiva tra le ‘Fere’. Se le certezza numero 1 è rappresentata da Attilio Tesser, l’enigma più consistente che regna in Via Aleardi è da ricercare nella possibile cessione dela società. Il presidente della squadra rossoverde, Francesco Zadotti, non si sbottona in merito.
L’andamento ll risultato di Avellino ha confermato l’anomalo trend rossoverde, caratterizzato da un ottimo cammino esterno e, dall’altro lato, da un percorso casalingo più che deficitario: «Ridicolo – esordisce Zadotti – tutto ciò, come è possibile una cosa del genere? Per i playoff dipenderà molto dalle prossime due-tre partite, se le vinciamo il discorso è in piedi, altrimenti no».
La salvezza L’obiettivo reale rimane comunque la permanenza nel torneo cadetto. Nessun volo pindarico: «Ci dobbiamo preoccupare di salvarci, ed è un peccato. Perché la metà delle prestazioni sono state da playoff. Se avessimo – recrimina Zadotti – pareggiato 4-5 gare casalinghe invece di perderle, saremmo stati in quelle posizioni».
Giudizio positivo Un girone di ritorno, al momento, considerato positivo dal presidente delle ‘Fere’: «Il lavoro di Tesser è stato buono, assolutamente. C’è qualcosa da sistemare e riguarda appunto il rendimento interno. Penso dipenda da una questione mentale, non giocano con la tranquillità necessaria. Purtroppo al momento non posso venire allo stadio per motivi di salute, ma tornerò prima della fine dell’anno».
La cessione Non una novità che Edoardo Longarini voglia vendere la società. Il dilemma riguarda invece la tempistica e la possibilità che la Ternana cambi proprietà nel brevissimo periodo: «La Ternana al momento non è vicina al passaggio a un’altra proprietà. Ci sono degli interessamenti dal nord Italia e da Roma, ma non si tratta di imprenditori in prima persona. Ma – puntualizza Zadotti – di intermediari, avvocati o professionisti. Saremmo stati più avanti se le trattative avessero coinvolti direttamente degli imprenditori».
Pessimismo «Sono ancora – aggiunge Zadotti – pessimista sulla cessione, non è cambiato nulla rispetto a un mese fa. Quando si vuol comprare veramente una società di calcio in dieci giorni si conclude, non stiamo parlando della ‘Metro Goldwyn Mayer’. Non ci sono grandi cose da vedere: calciatori e bilancio, punto. Se ci sono intenzioni di farlo, in un attimo si può fare. Al momento stiamo parlando di persone che ‘vogliono vedere’, sono tante le casistiche. Di concreto non c’è nulla, noi stiamo andando avanti finché non ci sarà qualcosa di serio, ce lo auguriamo».
Fattore quote Uno dei problemi riguarda il sequestro giudiziario del tribunale di Roma riguardante parte – si sfiora il 50% – delle quote societarie di Edoardo Longarini. Zadotti però assicura che «non è così determinante, stiamo lavorando anche su quello; lo può diventare se qualcuno vuol veramente acquistare la Ternana e, in quel caso, servirà essere veloci nel risolvere la questione».