Ternani di ritorno dalla Corsica: «Sulla nave è un carnaio»

Passeggeri seduti sulle scale, a terra, ristorante strapieno. Il racconto: «1.200 a bordo, accorpati due viaggi». La linea è la Bastia-Livorno

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«Siamo stipati, senza distanze, la nave è piena e ci sembra una situazione intollerabile». A parlare è una famiglia di ternani che, a bordo di un traghetto Corsica Ferries, nella giornata di domenica sta rientrando con partenza dal porto di Bastia (Corsica) alle 14.03 – orario peraltro rispettato – e arrivo a Livorno.

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Il racconto

«Quando siamo saliti, ci siamo resi conto che non c’era più alcun posto per sedersi. Ma fin qui siamo nella ‘normalità’, sono anni che andiamo in vacanza in Corsica. Il punto è che all’interno non c’è alcun modo di mantenere il distanziamento, con persone sedute a terra, sulle scale, ristorante strapieno, cabine esaurite. Assurdo, di questi tempi».

«Accorpate due corse»

Il racconto della famiglia di Terni prosegue con una spiegazione: «Di fronte alle proteste, con il personale che ha reagito male alle nostre rimostranze, ci siamo sentiti dire che la cancellazione della corsa prevista per sabato sera ha portato alla decisione di spostare i passeggeri su questa nave della domenica, con tutto ciò che ne consegue. Nessuno ci ha avvertiti prima, purtroppo, altrimenti potevamo anche posticipare la partenza. Ed ora ci ritroviamo in questo ‘carnaio’ che con l’emergenza Covid in corso è veramente inaccettabile. L’equipaggio dichiara che siamo 1.200 persone a bordo. Troppe».

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