Terni, 1 milione di euro per la formazione

Il presidente della Provincia Di Girolamo ha presentato l’anno formativo 2015/2016 dei Centri di formazione professionale

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«Ammontano ad oltre 1 milione di euro le risorse disponibili per la formazione professionale», a renderlo noto sono stati il presidente della Provincia di Terni, Leopoldo di Girolamo, e il dirigente alla formazione, Maurizio Agrò, presentando l’anno formativo 2015/2016 dei Cfp (Centri di formazione professionale) di Terni, Narni e Orvieto. «Oltre 900 mila euro sono destinate agli undici corsi per le fasce di età 16-18 anni ed oltre 350 mila euro a quelli per i ragazzi in obbligo scolastico».

Operatore del legno Il presidente e il dirigente hanno, inoltre, illustrato le novità riguardanti il ripristino del corso per operatore del legno e l’introduzione di un altro corso per operatore florovivaistico. «Il falegname – ha detto Agrò – è una figura molto importante perché la richiesta è notevole e di figure di questo genere ce ne sono poche. Abbiamo professionalità molto qualificate in grado di poter gestire nel migliore dei modi un corso di questo genere».

Riorganizzazione Di Girolamo e Agrò hanno anche annunciato una riorganizzazione di alcuni corsi fra Narni e Terni, rendendo nota la scelta di spostare la ristorazione dal Cfp di Narni a quello di Terni. Contestualmente si porterà a Narni il corso in estetista e acconciatore. «Recentemente – hanno ricordato – il piano formativo è stato arricchito da nuovi corsi di meccatronica, autoriparazione e addetto alle vendite food e non food». Si è registrato «un notevole interesse da parte dei giovani per i corsi del settore ristorativo, soprattutto per la novità prevista per il prossimo anno formativo che vedrà attivate due annualità al Cfp di Terni e una annualità al Cfp di Orvieto».

Il futuro «I Cfp – hanno aggiunto – sono un settore che funziona e che attrae giovani, soprattutto per il buon risultato dal punto di vista lavorativo. L’esito occupazionale, a sei mesi, è infatti in media del 51%». È stato infine sottolineato come la «razionalizzazione in atto delle strutture formative e il collocamento in pensione di alcuni dipendenti, farà sentire i suoi effetti nel prossimo anno formativo, mentre si attende a breve una decisione della Regione anche alla luce del nuovo decreto enti locali».

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