Terni, 2 milioni di euro per il teatro Verdi

Piano Mibact: il Cipe assegna altri 10 milioni all’Umbria. Interventi anche sul palazzo dei Consoli e il complesso monumentale di Gubbio

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740 milioni di euro, di cui circa 10 destinati ad alcuni ‘gioielli’ dell’Umbria. Come il teatro Verdi di Terni per il quale il Cipe – il Comitato interministeriale per la programmazione economica – ha approvato un finanziamento di 2 milioni di euro per la rifunzionalizzazione ed il recupero della struttura, chiusa da tempo.

Palazzo dei Consoli, Gubbio

Umbria Fra gli altri beni umbri ‘finanziati, figurano anche il palazzo dei Consoli e il complesso monumentale di Gubbio (1,5 milioni), il palazzo museo Bourbon di Monte Santa Maria Tiberina (1 milione), il teatro della Concordia di Montecastello di Vibio (250 mila euro) e il teatro comunale di Massa Martana (250 mila euro). Sempre in Umbria, altri interventi sono stati finanziati nell’area tematica ‘cultura e turismo’, a seguito del piano relativo al patrimonio culturale italiano. Tra questi, il restauro delle mura urbiche di Amelia (1 milione), di quelle di Città di Castello (1,5 milioni) e di Narni (1,3 milioni), la valorizzazione del sito archeologico di Campo della Fiera ad Orvieto (500 mila euro) e il restauro del complesso di San Fortunato a Todi (1 milione).

Il finanziamento rappresenta  un addendum al piano operativo ‘cultura e turismo’ del Mibact: «Il piano – afferma il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini – sosterrà nuovi interventi di quel ‘cantiere cultura Italia’ avviato quattro anni fa per recuperare un colpevole ritardo nell’adempimento dell’articolo 9 della Costituzione che investe la Repubblica del compito di salvaguardare il patrimonio culturale e paesaggistico della nazione. Da un fondo di poco meno di 40 milioni di euro per il recupero dei beni artistici, archeologici e monumentali, si è passati a oltre 4 miliardi di euro. Un segnale forte di quanto si sia investito in cultura e turismo in questi anni».

Lo scorso gennaio  il gruppo consiliare Pd al Comune di Terni aveva sottolineato positivamente laa richiesta inviata dalla Regione Umbria al Cipe, finalizzata alla riassegnazione dei fondi per lo sviluppo e la coesione anche per il progetto di recupero del teatro Verdi.

Le mura urbiche di Amelia

«Interventi fondamentali per l’Umbria» Così la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sui finanziamenti approvati dal Cipe: «Grazie ad un importante lavoro svolto in questi mesi tra Regione e Governo, l’Umbria potrà contare su un notevole ammontare di risorse finanziarie per la realizzazione di fondamentali interventi in vari settori, dalle infrastrutture al turismo, dall’ambiente ai beni culturali e monumentali. I piani approvati sono il frutto di una significativa e positiva sinergia non solo tra Regione e Governo, ma anche con tutte le amministrazione comunali interessate dai diversi interventi che ora possono contare su risorse finanziarie certe, grazie alle quali potranno essere avviati i rispettivi lavori. Si tratta di opere particolarmente importanti ed attese dalle diverse comunità locali. Al ministro Dario Franceschini – conclude la Marini – va il mio ringraziamento per l’attenzione dimostrata».

«Merito del Pd e della Regione» Così Cesare Damiano, candidato del Pd alla Camera in Umbria, sull’erogazione dei fondi per il teatro Verdi: «La notizia dello stanziamento di 2 milioni di euro per la ristrutturazione del teatro è l’ennesimo segnale della concretezza delle politiche del Partito Democratico in favore del territorio. L’arrivo dei fondi – prosegue Damiano – permetterà di sbloccare la situazione e rappresenta l’ennesima dimostrazione di come il Pd, in questo caso tramite la Regione, porti avanti politiche concrete per lo sviluppo del territorio, in risposta alle esigenze reali della gente. Lo sblocco dei fondi arriva inoltre a poche ore dalla firma al ministero dello sviluppo economico dell’accordo di programma per l’area di crisi complessa, anche questo un punto fondamentale per il rilancio del territorio».

«Non ci sono più scuse» Michele Rossi, presidente dell’associazione Terni Città Futura, parla di «notizia positiva che recupera, in parte, le recenti delusioni per altri mancati finanziamenti dove il teatro è stato snobbato a favore di altre emergenze culturali regionali. Appena appresa la notizia ho cercato di capire a quanto ammonta l’accantonamento finanziario destinato al recupero del teatro cittadino e, da informazioni, la cifra totale dovrebbe essere di quasi 9 milioni di euro. A questo punto – osserva Rossi – la mancanza di fondi necessari, ne mancherebbero veramente pochi, non rappresenta più la facile scusa per non ridare celermente alla città il suo teatro. Anche ora, in assenza della politica, si faccia comunque tecnicamente del tutto per recuperare il tempo perso con una progettualità seria e decisa che finalmente superi gli assurdi tentennamenti e i tanti passi falsi».

«Ottima notizia» «Apprendiamo con estremo favore la notizia che il Cipe ha autorizzato un finanziamento di 2 milioni di euro per il nuovo teatro Verdi di Terni», si legge in una nota a firma dell’ex assessore comunale Sandro Corradi e dell’ex capogruppo del Pd, sempre in consiglio comunale, Francesco Filipponi. «È un’ottima notizia per la città, per i suoi cittadini e per le loro giuste aspettative di vivere in una città aperta, moderna e culturalmente vivace». La notizia, spiegano, «è particolarmente importante perché il finanziamento ricevuto oggi dal Cipe completa la copertura finanziaria dell’investimento che ammonta complessivamente a 9 milioni di euro».

Il nuovo Teatro Verdi Corradi e Filipponi ricordano che «il nuovo Verdi sarà un teatro da opera lirica che, dopo una fase di ascolto, partecipazione e confronto con tutti i maggiori attori del territorio, avrà 800 posti, una sala prove di 200 metri quadrati con accesso indipendente, torre scenica, camerini, bar, uffici e una sala esposizione con i tanti cimeli del teatro e dei cantanti lirici del territorio. Il primo passo sarà la pubblicazione del bando per un concorso internazionale di progettazione, per la verità già redatto dall’amministrazione comunale alla base del quale sarà posta la qualità architettonica del progetto in relazione alla sua funzionalità, all’inserimento dell’edificio nel contesto del centro storico cittadino e alla sostenibilità gestionale. Quest’ultimo aspetto sarà particolarmente curato per consentire al nuovo Teatro funzioni diverse ed alternative a quella specificamente operistica di tipo tradizionale nel quadro delle esigenze culturali presenti e future della città e della modernizzazione dello spettacolo teatrale».

La sinergia Corradi e Filipponi, inoltre, si ritengono «soddisfatti del buon esito della vicenda» e ringraziano «quanti hanno collaborato con l’amministrazione comunale. La Regione dell’Umbria innanzitutto, ma anche il Governo, la fondazione Carit, la cittadinanza tutta che ci ha sostenuto in questa dura battaglia. L’essere riusciti, in pochi mesi, a completarne la copertura finanziaria è il frutto di una significativa e positiva sinergia tra Enti a cui tutti, amministratori e cittadini, ci dobbiamo appellare per una rinascita seria e duratura della città».

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