Terni, 2019 inizia con la Cascata di polemiche

Il bando della gestione dei servizi turistici è in scadenza il 3 gennaio e intanto proseguono le lamentele sulla rimodulazione del calendario dei rilasci dell’acqua

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di Fra.Tor.

Al 2019 mancano ormai poche ore e il nuovo anno per Marmore inizia già con una ‘Cascata’ di polemiche. La determina dirigenziale del Comune di Terni sulla rimodulazione del calendario dei rilasci dell’acqua della Cascata delle Marmore ha fatto sobbalzare sulla sedia i consiglieri comunali del Pd e non solo. E, come se non bastasse, il 3 gennaio è in scadenza l’appalto per la gestione dei servizi turistici.

Le osservazioni del Pd

«In merito alla determina – hanno scritto i consiglieri Dem – intendiamo sottolineare che nel mese di gennaio non sono previste né date, né orari di rilascio. Altra discrasia è che a luglio, durante la settimana, la Cascata chiude alle 19 mentre ad agosto, quando il flusso turistico è maggiore, chiude alle 18. Nei mesi di aprile, maggio e giugno, il sabato e la domenica il ‘salto’ chiude alle 18 per riaprire alle 21: considerando che sono i mesi con le giornate più ‘lunghe’ dell’anno, si dovrebbe cercare di tenere aperto il flusso almeno fino alle 19. Chiudendo alle 18 i turisti non si trattengono e quelli che vogliono entrare, di certo non pagano il biglietto di dieci euro per non vedere nulla».

Gli operatori turistici

Fra le accuse del Pd in Comune c’è quella che «non sono stati sentiti gli operatori turistici e tale articolazione dell’orario di apertura non risponde né ai flussi turistici né alle esigenze di trattenere le persone in loco». Ed è proprio l’associazione di promozione sociale ‘Cascata delle Marmore 365’, ente di terzo settore, prendendo atto della determina dirigenziale, ha scritto al sindaco di Terni Leonardo Latini chiedendo un immediato incontro finalizzato ad acquisire chiarimenti. L’associazione contesta «le decisioni prese dal Comune visto che gli orari stabiliti sono stati nuovamente rimodulati unilateralmente e senza tener conto delle esigenze dei commercianti/esercenti del territorio che vivono qui con il proprio indotto 365 giorni all’anno». Dall’associazione precisano che «la chiusura della Cascata per tutti i weekend del mese di gennaio 2019 e conseguenti festività in esso contenute provocherà un considerevole danno economico a tutte le attività commerciali della zona e una deviazione del previsto afflusso turistico verso altri siti d’interesse. Sentiamo profondamente la necessità, come già anticipato in precedenti incontri con gli assessori Giuli e Fatale, di poter rivedere e condividere gli orari per tutta la stazione 2019».

Il bando per la gestione

Tutto questo senza dimenticare, però, che il 3 gennaio scadrà l’appalto per la gestione dei servizi turistici della Cascata e tra questi c’è anche l’apertura e la chiusura dell’area al pubblico. Nella stessa giornata, inoltre, scadrà la gara indetta dal Comune di Terni per individuare il nuovo gestore. Lo scenario che appare davanti è quindi quello che dal 4 gennaio fino a nuova assegnazione nessuno sarà incaricato alla gestione dei vari servizi. Insomma, sembra proprio che ‘apertura sì, apertura no’ nel weekend dell’Epifania, sia diventato l’ultimo dei problemi.

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