Terni, 20enne ucciso: «Omicidio volontario»

Resta in carcere il 21enne che ha accoltellato a morte Oltjan Nela. Tornano liberi i tre ternani: per loro l’accusa è ‘rissa aggravata’

Condividi questo articolo su

Resta in carcere Majec Mjeshtri, il 21enne albanese che nella notte fra il 7 e l’8 dicembre ha accoltellato a morte il connazionale Oltjan Nela (20 anni) dopo una lite in discoteca. L’accusa formulata dalla procura nei confronti del giovane di ‘omicidio volontario aggravato da futili motivi’. Gli altre ternani coinvolti nella colluttazione precedente il grave fatto di sangue, tornano invece liberi dopo che il pm ha riformulato l’accusa nei loro confronto in ‘rissa aggravata’.

TERNI, QUATTRO OMICIDI: 2015 SPORCO DI SANGUE

Interrogatorio Venerdì mattina i quattro sono stati interrogati in carcere dal gip Natalia Giubilei che ha poi deciso sulle misure cautelari applicate a ciascuno. Solo per uno dei tre ternani arrestati dalla polizia poche ore dopo il fatto, sono stati previsti gli obblighi di firma e di permanenza notturna all’interno della propria abitazione. Gli altri due sono stati invece rimessi totalmente in libertà sulla base dell’assenza, riscontrata dal gip, dei ‘gravi indizi di colpevolezza’.

IL QUESTORE CHIUDE ‘LO SCALO’ PER UN MESEPOLEMICHE

Accuse L’accusa per Majec Mjeshtri resta quella di omicidio. La posizione degli altri si è invece sensibilmente alleggerita: dall’ipotesi di ‘concorso in omicidio’ si è passati a una più tenute ‘rissa aggravata’. Da qui la decisione del gip.

Le difese Il legale dell’accoltellatore, l’avvocato Massimo Proietti che assiste anche uno dei tre ternani, si dice «in disaccordo con la decisione del gip per quel che riguarda Mjeshtri, per il quale è stato rilevato un insussistente pericolo di fuga. Lo stesso – aggiunge il legale – è sempre stato collaborativo, dimostrando di non volersi sottrarre alle proprie responsabilità. Il fatto deve essere qualificato in maniera diversa e, anche in linea con provvedimenti recenti in materia di omicidi, la concessione degli arresti domiciliari sarebbe stata sicuramente più appropriata». L’avvocato Proietti preannuncia anche il ricorso, già lunedì mattina, al tribunale della libertà. Soddisfazione per la scarcerazione degli altri tre viene espressa dallo stesso legale e dai colleghi Guido Maria Rondoni (in sostituzione dell’avvocato Daniela Paccoi di Perugia) e Paola Di Cosola del foro di Santa Maria Capua Vetere.

Autopsia L’esame autoptico sulla salma di Oltjan Nela verrà eseguito sabato mattina alle ore 10.30 dal medico legale incaricato dal pm Raffaele Pesiri, il dottor Luigi Carlini.

Il sindaco «La morte di Oltjan Nela è una vicenda tristissima che interessa tutta la comunità ternana, perché c’è di mezzo la vita di un ragazzo di appena 20 anni che viveva da tempo nella nostra città». Così il sindaco Di Girolamo sul grave fatto di sangue accaduto nella notte dell’8 dicembre: «Si tratta di una vicenda particolarmente violenta e brutale, in una situazione che vede la partecipazione, anche se con ruoli e responsabilità diverse, di una pluralità di persone, purtroppo anche queste giovani e lontane dalle priorità di una vita che a quell’età dovrebbe solo costruire e progettare il proprio futuro. Anche in questo caso – aggiunge il sindaco – c’è stata una risposta pronta e chiara da parte delle forze dell’ordine che hanno ricostruito quanto accaduto e individuato coloro che saranno chiamati a rispondere di questa vicenda. Ringrazio la questura di Terni e il suo responsabile per la professionalità, la dedizione, la competenza messa in campo. In questa città non può assolutamente passare il messaggio che chi delinque non sia chiamato a rispondere del suo operato: il rispetto delle regole, ad iniziare chiaramente dal rispetto della vita umana, sono valori imprescindibili per Terni. La nostra storia, anche recentissima, dimostra che c’è un tessuto sociale e civile di spessore, un apparato di sicurezza di grande efficienza, che sanno reagire con prontezza».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli