Terni, adeguamento ex sede Genio Civile: iter progettazione chiuso

La proposta di aggiudicazione per l’edificio di via Saffi c’era stata a gennaio. Poi lungo percorso per verifiche e via libera definitivo per oltre 150 mila euro

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di S.F.

La proposta di aggiudicazione era stata firmata lo scorso 14 gennaio e ci sono voluti oltre quattro mesi per concludere la procedura con l’effettivo via libera per un importo contrattuale di 153 mila 859 euro. La dirigente della Regione – servizio provveditorato, gare e contratti – Maria Balsamo ha firmato nei giorni scorsi la determina per concludere l’iter legato all’affidamento del servizio di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza per l’intervento di adeguamento sismico ed efficientamento energetico dell’edificio di via Saffi, a Terni. Il quadro economico complessivo era superiore ai 410 mila euro.

EX SEDE GENIO CIVILE TERNI, LA GARA PER LA PROGETTAZIONE
LA RIQUALIFICAZIONE PREVISTA PER L’EDIFICIO: LA PREVISIONE

L’obiettivo

Nessun problema dunque per il raggruppamento temporaneo formato dalla mandataria Ingenium srl di Foligno (mandante), Araut engineering società cooperativa e l’architetto Fabio Laurenti. Ribasso superiore al 53% con successive verifiche – Durc, Inps, Inail, cause di decadenza, sospensione o divieto – che hanno portato al via libera definitivo. «L’edificio – viene ricordato nel capitolato d’appalto – è un complesso architettonico con pianta irregolare con dimensioni iscritte in un rettangolo di dimensioni circa 41×20,5 metri; lo stesso è stato edificato con un livello seminterrato, tre livelli fuori terra, compreso il piano terra. Così come risultante dai documenti in possesso dell’Agenzia del demanio – direzione regionale Toscana e Umbria – è stato collaudato in data 7 ottobre 1950. La finalità è la realizzazione di un intervento di qualità e tecnicamente valido nel rispetto del miglior rapporto tra i benefici e costi globali». Il costo complessivo dell’intervento rispetto al quale è stata calcolata la progettazione è di 2,4 milioni di euro. Anche in questo caso – non una novità per Terni – le tempistiche rispetto alle previsioni sono ampiamente slittate.

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