Terni: agli esami per la patente con ricevitore e auricolare. Scoperto dai vigilantes

Il giovane è stato poi ‘preso in consegna’ dalla polizia di Stato. Il micro auricolare tolto in ospedale

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Probabile truffa sventata venerdì mattina, erano da poco passate le ore 11.30, presso la Motorizzazione Civile di Terni, sede degli esami di teoria per conseguire la patente di guida. Nell’ultima sessione della giornata si è presentato, fra gli altri, un giovane di nazionalità straniera, giunto – pare – dal nord dell’Umbria. Che alla richiesta di depositare fuori dalla sede d’esame lo smartphone e qualsiasi altro dispositivo, ha obbedito senza palesare nulla di strano. Il fatto è che al controllo accurato da parte degli operatori Securpool – nella fattispecie l’addetta Lucia Cibelli – con l’utilizzo del metal detector, lo strumento ha iniziato a suonare e ad evidenziare che c’era qualcosa di strano. Il ragazzo ha provato a negare a più riprese di avere qualcosa di metallico con sé, poi si è giustificato dicendo che forse era una collana, ma alla richiesta di esibirla ha preferito fare finta di nulla. Durante le verifiche, l’addetta Securpool – nota anche in qualità di operatrice di Protezione civile come vice presidente dell’associazione ‘La Rosa dell’Umbria – Terni’ – si è accorta di una ‘scatola’ quadrata che l’esaminando aveva sulla schiena. A quel punto ogni procedura si è arrestata, è stato informato il personale della Motorizzazione – così come il direttore – e la decisione è stata quella di avvertire la polizia di Stato. Tenere fermo e calmo il giovane, poco più che ventenne, durante quei momenti, non è stato semplice. Il rischio che fuggisse, perché di fatto ormai scoperto, era concreto. Ma gli operatori Securpool – la stessa Cibelli ed Erasmo Ferrante intervenuto in supporto – lo hanno ‘marcato a uomo’ e la polizia è giunta rapidamente sul posto. Anche di fonte agli agenti, dopo aver negato più volte qualsiasi ‘imbroglio’, il ragazzo si è visto definitivamente smascherato: all’interno della t-shirt aveva una ‘tasca’ cucita con dentro una sorta di ricevitore. Il micro-auricolare lo aveva invece nell’orecchio e per estrarlo è servito l’intervento del personale medico presso il pronto soccorso. Il resto – sul piano delle conseguenze penali – è stato fatto in questura. I tentativi di raggirare gli esami di teoria per la patente di guida, sono frequenti e riguardano praticamente tutti gli uffici sul territorio nazionale. Tanto che nel tempo sono state smascherate anche vere e proprie organizzazioni dedite a questo tipo di truffa. Stavolta è toccato a Terni ma attenzione e cura nei controlli hanno evitato il possibile raggiro.

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