Pattinaggio Terni, Rossi sfiora medaglia tricolore. Maggi saluta. Poi ci ripensa

Il classe 2000 ternano vicino al bronzo nei 10 mila ad eliminazione su pista in terra lombarda. Il tecnico: «Arrivato il mio tempo»

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Una buona performance che, per un niente, non gli è valso il terzo gradino del podio. Trasferta lombarda con 4° posto per il pattinatore ternano Alessio Rossi ai campionati italiani su pista: per lui il buon posizionamento è arrivato nella 10 mila ad eliminazione.

La prova e Maggi ai saluti

In cinque si sono giocati il titolo: due atleti della Mensana di Siena, due dei padroni di casa del Bellusco e Rossi, eliminato al penultimo giro. La trasferta si è conclusa con il 2° posto di Gianfranco Milli nella gara riservata ai master. A fianco di Rossi da anni c’è il tecnico dell’Euro Sport Club Terni Paolo Maggi che, nel primo pomeriggio di lunedì, ha annunciato che la sua esperienza è in dirittura d’arrivo: «È da molto tempo che ci sto riflettendo ma ora è arrivato il momento. Paolone vi saluta, lascia il pattinaggio. Dopo tanti anni è arrivato anche il mio tempo. Sono orgoglioso di quello che ho fatto in tutti questi anni. Sicuramente questa decisione non mi terrà lontano dalle piste perché il mio sport è questo. Sarò – conclude – sempre il primo tifoso di Alessio e il suo riferimento . Sto preparando le mie dimissioni da consigliere regionale della corsa. Quando potrò sarò sempre dietro le balaustre a guardare i nostri ragazzi sia sulle rotelle che sulle lame e porterò sempre con me le parole di quel pazzo che dopo aver girato l’Europa con le rotelle si è messo in testa di partire da Terni e andare a Baselga con le lame».

Il ripensamento

Aria di addio. E invece no: «Grazie ai tantissimi messaggi e telefonate sia pubbliche che private sono tornato sui miei passi. Grazie – il successivo post del tecnico – a tutti mi avete commosso, Paolone non molla. Lotterò come un leone fino al termine del mio mandato contro tutto e contro tutti purché venga rispettata la nostra specialità la corsa con la C maiuscola».

 
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