Terni: «Ambientalismo a ‘intermittenza’»

Pierluigi Rainone del circolo Vas replica all’assessore Enrico Melasecche: «Taglio di Lungonera, provvedimento incredibile»

Condividi questo articolo su

di Pierluigi Rainone
Segretario circolo ‘Verdi, ambiente e società’ – Terni

Dopo aver letto il comunicato stampa dell’assessore Melasecche ho il dovere di replicare visto che l’associazione che rappresento è stata tirata in causa. Vorrei mettere in risalto diversi punti che cercherò di elencare brevemente:

È incredibile che il primo provvedimento di carattere ambientale del sindaco Latini, in una delle città più inquinate d’Italia, sia stato l’abbattimento di 44 pini secolari. Un albero può e deve essere curato se non si trova in un buono stato. Ci risulta poi che manchi una relazione relativa ai pini in questione; inoltre il piano di ripiantumazione, tante volte sbandierato, non avverrà se non molto lentamente anche a causa della carenza dei fondi da parte del Comune. Assurdo che per una materia riguardante il verde pubblico intervenga l’assessore ai lavori pubblici e non quello all’ambiente: è stata forse commissariata? È molto strano il suo ‘assordante silenzio’ così come quello del sindaco Latini che non si è ancora espresso in materia.

Vorrei infine ricordare all’assessore Melasecche che un ambientalista sincero non lo è ad intermittenza: mi risulta che lo stesso assessore il 31/8/2017 in un articolo pubblicato da umbriaOn sostenesse con forza le tesi di chi si opponeva all’abbattimento degli alberi deciso dalla precedente amministrazione a guida Pd. L’ambientalismo portato avanti dai Vas e dal sottoscritto non è per ‘apparire’, come ha sostenuto l’assessore, ma per migliorare la qualità della vita di tutta la collettività, cercando di ristabilire un equilibrio più sano tra la natura e gli esseri viventi.

È ora che i ternani comincino a capire che la tutela e l’ampliamento del verde urbano è il primo passo, insieme ad uno stile di vita sano, per non morire di cancro, malattia che si diffonde sempre di più nella nostra disgraziata città. Chi dirà alla Tk-Ast che non può continuare ad inquinare come fa da decenni? Attendiamo con curiosità.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli