Terni, sede Arpa e Tulipano: «Perché questi costi?»

Giovedì durante il question time confronto sull’acquisizione da parte dell’Agenzia. Filipponi: «Meritano approfondimenti. Mi rivolgerò alle autorità deputate»

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«L’immobile è stato aggiudicato all’asta per un milione e 178 mila euro e ora 900 metri quadrati vengono venduti a un milione e 800 mila euro ad Arpa. Costi che meritano approfondimenti non solo da parte dell’autorità comunale. Annuncio infatti che mi rivolgerò alle autorità deputate». Così il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi, ha chiuso lo scambio con l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati in merito all’ampliamento della sede dell’Agenzia regionale di protezione ambientale e l’acquisizione di una porzione del complesso del ‘Tulipano’.

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Principi di efficacia ed economicità

L’esponente Dem ha chiesto delucidazioni sulla procedura che ha portato alla compravendita – con versamento di caparra da 400 mila euro alla Giunio Marcangeli srl – dell’immobile: «Arpa Umbria – la premessa – ha sottoscritto il 22 ottobre 2020 – ha ricordato Filipponi – un preliminare d’acquisto per l’ampliamento della sede di Terni. Il fabbricato è costituito da un corpo autonomo, cielo-terra, di quasi 1000 metri quadrati ed è nei pressi della attuale sede di Arpa; è interesse della cittadinanza verificare il rispetto dei principi di efficacia ed economicità dell’ente pubblico, ovvero comprendere se sono state fatte ulteriori valutazioni sui prezzi di altri immobili vicini o se questa procedura è stata l’unica perseguita. Ed è opportuno inoltre ai fini della trasparenza conoscere le stime relative ai prezzi di futuro acquisto definitivo del bene oggetto di preliminare». Si arriva al dunque con richiesta di conoscere «le stime relative ai prezzi di futuro acquisto definitivo del bene oggetto di preliminare per l’ampliamento della sede arpa di Terni».

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La storia

La Salvati ha scritto direttamente ad Arpa – in particolar modo a Francesco Longhi, direttore del dipartimento territoriale Umbria sud – per avere lumi: «Per dar seguito – la risposta – allo spostamento della sede legale di Arpa Umbria a Terni, all’ampliamento dei laboratori della sede di Terni, alla localizzazione della sede della Scuola di alta formazione ambientale è stato emesso un bando ad evidenza pubblica al fine di consentire, a chiunque ne abbia interesse, la possibilità di effettuare eventuali osservazioni o ulteriori proposte comunque denominate e, in generale, al fine di garantire la trasparenza, la pubblicità ed il confronto competitivo. I criteri di valutazione sono tra gli altri la vicinanza non oltre 200 metri, la destinazione direzionale di almeno 700 metri quadrati, la congruità del prezzo rispetto alle perizie. Per quanto riportato nell’avviso ai fini della trasparenza, la pubblicità ed il confronto competitivo si evidenziava con chiarezza la corrispondenza già avviata il 25 febbraio 2020 con l’Impresa Marcangeli Giunio srl, a cui la stessa impresa aveva risposto il 26 febbraio manifestando la propria disponibilità. Dal bando non sono pervenute osservazioni, rilievi o proposte. Dalla perizia si evincono – ha specificato l’Agenzia – oltre alla congruità del prezzo, le singole voci: il valore dell’immobile nello stato attuale è all’interno di una forchetta dai 600 euro/mq ai 1000 /mq, come da listino prezzi immobili anno 2019; il valore di tutte le opere necessarie per rendere i nuovi spazi Arpa a norma e perfettamente fruibili per le loro attività ammontano a un totale pari ad 1.200 euro al mq». In tutto ciò che si chiede se davvero tutto stia filando liscio – stimati circa un paio d’anni per il recupero della struttura, a partire dai piani bassi – nell’opera di riqualificazione generale.

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Il valore complessivo e la critica

In definitiva quindi «assumendo il valore inferiore della forchetta per l’immobile nello stato attuale, pari cioè a 600 euro/mq, oltre a 1.200 /mq per i vari lavori come precedentemente illustrato idonei per rendere immediatamente fruibile l’immobile per gli scopi indicati, si ha un prezzo di acquisto concordato pari a 1.800 euro/mq oltre circa 126 euro/mq per ulteriori migliorie funzionali per un totale di 1.800 euro/mq relativo ai 934,55 metri quadrati dell’immobile». Resta la perplessità di Filipponi: «Non sono soddisfatto. Non c’è concorrenzialità in quanto il bando prevede il raggio di 200 metri, ma tutti sanno che li c’è solo il Tulipano». Vicenda destinata ad avere un seguito.

25 SETTEMBRE 2019: L’ACQUISIZIONE ALL’ASTA

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