Terni: ‘angolo del buco’ fra i musei e il teatro. Al Caos si combatte: «La spunteremo noi»

Profondo degrado accanto al polo museale. La coordinatrice Chiara Ronchini: «Già una volta ci siamo riusciti con l’aiuto di tutti. Non molliamo»

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di F.T.

«Eravamo riusciti, con l’impegno di tutti, Comune di Terni, forze dell’ordine e nostro, a risolvere la situazione. Purtroppo negli ultimi tempi si è riproposta in tutta la sua gravità. Ed ora stiamo combattendo di nuovo, perché questo è un luogo di cultura, per la città, frequentato da tante persone, famiglie comprese. E questo degrado è un male per tutti». A parlare è Chiara Ronchini, coordinatrice del sistema museale e teatrale del Caos, per conto della cooperativa ‘Le Macchine Celibi’ che lo ha in gestione. La questione riguarda gli spazi adiacenti il polo museale e il ‘famigerato’ laghetto con le tartarughe, già oggetto in passato di proteste, segnalazioni e interventi per le sue condizioni. La terrazza soprastante e soprattutto le scalette che scendono verso l’area che dovrebbe richiamare il senso della ‘Terni industriale’, sono un ricettacolo di rifiuti, sporcizia, siringhe. Un angolo del buco per tanti tossicodipendenti, a due passi dal centro e soprattutto dal principale attrattore culturale cittadino. «Quando nel gennaio del 2021 mi sono insediata in questo ruolo – ricorda Chiara Ronchini – eravamo in pieno lockdown e questo è stato uno dei primi problemi che ho preso di petto. Con l’impegno del Comune, della polizia Locale, della questura e ovviamente anche nostro, siamo riusciti nel tempo ad arginare, se non proprio risolvere la situazione. Ripulendo tutto e restituendo decoro. Purtroppo in tempi recenti quell’area è diventata di nuovo, specie di notte quando controllarla è quasi impossibile, appannaggio di sbandati, tossicodipendenti, vandali. E ora il degrado è tornato». Le segnalazioni sono nuovamente finite all’attenzione delle istituzioni e ora la speranza è che l’azione venga riproposta con la stessa efficacia: «Sono fiduciosa – dice la coordinatrice del sistema museale e teatrale – perché sappiamo dove poter agire. Certo ci sono dei limiti: alcuni spazi andrebbero definitivamente delimitati e chiusi, ma noi non possiamo farlo. Sono aree pubbliche di proprietà comunale e legate, peraltro, anche al passaggio delle persone da e per il vicino centro commerciale. Insomma, problemi ci sono ma siamo pronti ad affrontarli insieme a chi può darci una mano».


LE FOTO DEL DEGRADO

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