C’è dentro un bel po’ di roba, in quelle – poche? – pagine. C’è un pezzo di Terni, di quella Terni che, spesso, distratti come siamo, ci passa pure vicino, ma noi non la vediamo. Ma lui sì. Perché Fabio Pecorelli, sì il figlio di Antonio, proprio come il padre non guarda con gli occhi. Ma quasi sempre con il cuore.
Appunto E così, Fabio Pecorelli torna a pubblicare un libro. Che detto così sembra una roba pesante, impegnativa, forse pure noiosa. Invece con ‘Appunto’ – che viene presentato giovedì pomeriggio alle 17, nel caffè letterario della Bct – Fabio mette insieme – appunto – degli appunti. No, non è un gioco di parole. Ma è lui che gioca con le parole, raccontando persone e fatti, piccole storie e se stesso, sempre sul filo della dolente ironia che, poi, è la sua cifra caratteristica.
Il cuore Vede con il cuore, Fabio Pecorelli. E con quello ricorda pure, come quando racconta – e ricorda a noi che lo abbiamo conosciuto – un dolce amico troppo presto andato via (come tanti, troppi altri) lasciandoci qui a pensare e a penare. Sì, una delle pagine più struggenti è dedicata – con un furto con destrezza che gli si perdona subito – a Mario Elmi, mentre molto più spazio – esagerato – è riservato alle donne. Ma pure questo per questo peccato, laicamente, si può assolvere chi, come Fabio, le sue donne le ha amate sul serio. Una, magari, molto più delle altre.
Parole in libertà ‘Appunto’, in fondo, può essere definito proprio così: parole in libertà di chi ha fatto della libertà di pensiero una scelta di vita. E la presentazione del libro sarà all’insegna della libertà di espressione, con tanto di performance di un altro tipo interessante come Stefano de Majo, che del gusto di giocare – bene – con le parole ha fatto un’arte.
