Terni, area di crisi: «Termini in scadenza»

Il segretario della Cgil, Attilio Romanelli: «Non si conosce l’esito della procedura, a rischio gli ammortizzatori sociali»

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Attilio Romanelli

Attilio Romanelli

di Attilio Romanelli
Segretario generale della Cgil di Terni

Il 6 settembre si è svolto l’incontro con il Ministro Poletti, presenti le Regioni, CGIL, CISL, UIL per l’illustrazione dei provvedimenti a favore dei lavoratori delle Aree di Crisi Complessa, per i quali sono scaduti o sono in scadenza gli ammortizzatori sociali.

Tali provvedimenti, richiesti unitariamente dal Sindacato, si sono resi necessari dal permanere di una grave crisi nei territori interessati e da una preoccupante stasi dei progetti di riconversione industriale.

La non inclusione nello Status di Area di Crisi Complessa porta alla cancellazione degli ammortizzatori sociali creando una grave tensione per i lavoratori investiti dalle crisi aziendali.

Negli anni passati a Terni si è discusso a più livelli, attraverso diverse iniziative, promosse dalla CGIL, per procedere alla richiesta del riconoscimento di Area di Crisi Complessa per il territorio Ternano – Narnese.

Ad oggi non sappiamo l’esito delle iniziative amministrative e tecniche assunte dalla Regione Umbria per il riconoscimento, dell’Area di Crisi Complessa per Terni – Narni, fondamentale per vedere garantiti i benefici relativi all’estensione per l’anno 2017 degli ammortizzatori sociali quali cassa integrazione straordinaria e mobilità.

La scadenza per avere, il prolungamento degli ammortizzatori attraverso il riconoscimento dello Status di Area di Crisi Complessa, è il 24 Settembre.

Se questo non dovesse avvenire i lavoratori del Narnese – Ternano perderebbero i benefici previsti dalla modifica della Legge 148/15 e si registrerebbero danni notevoli per il lavoro e i lavoratori interessati.

Riteniamo fondamentale che si agisca rapidamente perché questo provvedimento non diventi una delle tante occasioni perse, dopo aver discusso negli ultimi anni su cosa fare e come intervenire nella crisi ternana.

 

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