Terni, Asm al Comune: «Paga o pignoriamo»

La ‘controllata’ chiede oltre 2 milioni e 600 mila euro per la gestione dei rifiuti. Scatta il precetto: soluzione ‘bonaria’ in vista

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Continuano le tensioni, sul piano finanziario, fra il Comune di Terni e la ‘controllata’ – e creditrice – Asm. Quest’ultima già in precedenza si era attivata, attraverso i propri legali, per chiedere all’ente le somme dovute su più fronti: dal servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani fino al mancato rispetto di un accordo legato alla compravendita di alcuni immobili.

Ultimatum E proprio al primo ‘filone’ si riferisce l’ultimatum che Asm, in qualità di mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese costituito con il Consorzio Nazionale Servizi, ha inviato ad inizio febbraio a palazzo Spada, sotto forma di ‘precetto’. L’atto – redatto dall’avvocato Giovanni Ranalli per conto di Asm e Cns – fa riferimento a ben 2.650.300 euro che il Comune deve liquidare in base al contratto, milionario, di gestione dei rifiuti stipulato il 26 giugno del 2014.

Debito inevaso Asm e Cns, forti del decreto ingiuntivo – esecutivo – emesso dal tribunale di Terni nel luglio scorso, erano riusciti ad incassare 3.221.879 euro su 5.518.503 dovuti dal Comune di Terni. La restante parte non è stata mai pagata e la ‘controllata’ si è attivata attraverso il proprio legale attraverso il ‘precetto’ – preludio al pignoramento – notificato a palazzo Spada. La vicenda, tuttavia, sarebbe in via di definizione: contatti tra le parti sono in corso per una soluzione ‘bonaria’.

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