Terni, Bandecchi: «Ho registrato un bimbo con due mamme, felice»

L’annuncio del sindaco: «Tutelato il minore, il loro progetto di famiglia merita rispetto». Il Popolo della Famiglia: «Forzatura che non cambia la realtà»

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«Oggi ho registrato un bambino e sono stato contento di averlo registrato come cittadino ternano», ha annunciato il sindaco di Terni Stefano Bandecchi tramite il suo profilo Instagram. «La sua famiglia è composta da due mamme e io sono felice che questo bambino sia nato a Terni 5 giorni fa». A stretto giro poi il Comune ha lanciato la nota su ciò che è accaduto: «Si tratta di una coppia di donne unite civilmente, residenti a Terni. Ho semplicemente voluto – spiega il primo cittadino – tutelare quel minore perché senza iscrizione allo stato civile vengono meno nei suoi confronti tutti quei diritti che sono, giustamente, assicurati ad ogni altro bambino, dall’assistenza sanitaria, alla identità, alla famiglia. Se quel bambino fosse nato all’estero, sarebbe stato trascritto dall’ufficiale di stato civile senza alcun problema, ma – nato in Italia – viene a trovarsi in un vuoto normativo che mi auguro il legislatore colmi quanto prima, come auspicato dalla stessa corte costituzionale. Ho inteso procedere nella direzione che altri sindaci hanno voluto con coraggio intraprendere, mi limito a citare i sindaci di Milano, di Padova e di Savona.  Oggi ho proceduto, nel mio studio, alla firma alla presenza delle due mamme alle quali auguro serenità, benessere e soprattutto di godersi la propria famiglia. Il loro progetto di famiglia merita rispetto, condivisione e rappresenta una ricchezza per la nostra città.  So che il compito genitoriale è diventato per tutti non semplice e che occorrono tanta attenzione, tenacia e amore».

La critica

C’è tuttavia chi non ha preso molto bene la novità. Si tratta de Il Popolo della Famiglia: «La forzatura di un sindaco non cambia la realtà. Deludente come il sindaco Bandecchi, pur di compiacere ad una cerchia ristretta di associazioni e di interessi particolari, porti avanti azioni – la nota – con forzature giuridiche ed amministrative, in barba anche ad una recente Circolare del dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno che ritiene lecito il rifiuto di trascrizione di un atto di nascita estero dove risultano due padri, o due mamme. I cittadini ternani avevano respinto nel 2018 questa deriva politica con l’elezione di Leonardo Latini, un amministratore che non ha mai nascosto il suo sostegno alla famiglia naturale; dopo il polverone di propaganda elettorale di maggio, Terni si accorge che, come Milano, Roma e Firenze, anche il suo sindaco ha i calzini arcobaleno. Il Popolo della Famiglia chiede l’intervento della Prefettura non perché venga cancellato l’atto di nascita, ma l’incauta trascrizione del sindaco Bandecchi che ha autorizzato uno stato di famiglia non conforme all’ordinamento vigente».

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