Terni, cambia il Prg: taglio ai volumi edilizi

La crisi fa sentire i propri effetti: saranno 23 mila in meno i metri cubi edificati

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La crisi c’è, altro che storie. Tanto che i ‘palazzinari’, ma anche i semplici cittadini, hanno rivisto al ribasso le proprie previsioni: nei prossimi anni a Terni verranno ‘tirati su’ molti meno edifici – piccoli e grandi – del previsto.

Il taglio A dirlo è l’assessore all’urbanistica del Comune, Francesco Andreani che presentando «il primo vero atto urbanistico di questa giunta», annuncia che «complessivamente, sulla base delle 158 richieste di varianti presentate al Piano regolatore generale, abbiamo calcolato che ci sarà una riduzione, rispetto alle previsioni originarie, di circa 23 mila metri cubi».

Meno case Di fatto questo si traduce in circa 7 mila metri quadrati in meno di superfici destinate ad abitazione. Il mercato, peraltro – e questo lo conferma la grande abbondanza di case invendute presenti in città e lo stato di grande difficoltà in cui versano molte imprese – anche storicamente importanti – che da tempo ormai non alzano un mattone.

Le attività A conferma che si sta assistendo ad una contrazione generalizzata, Andreani annuncia che «anche le attività destinate all’accoglienza, e non solo quelle di edilizia privata, hanno ridimensionato le richieste: delle 51 richieste presentate in origine per attività ricettive extra alberghiere, tre sono state annullate».

I dati Interessante notare, peraltro, ha messo in evidenza Andreani, «quanto il Prg entrato in vigore nel 2008 sia stato studiato e messo a punto in maniera efficace, visto che sono state solo 158 le varianti richieste, rispetto alle 1500 che vennero avanzate, tra il 2004 e il 2008, a quello precedente. Delle 158 richieste, infine, 33 non sono state considerate accoglibili».

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