Terni, canile Colleluna: la relazione della IV commissione. «Non emerse illiceità»

Il documento con il resoconto delle audizioni e dei confronti. Poi l’8 gennaio il confronto in consiglio e l’attacco di Bandecchi: «Lavoro commissione fatto male»

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«Questo organismo consiliare ha verificato che la scelta di affidare il canile di Colleluna ad una gestione esternalizzata, attraverso un bando di gara europeo, risponde alle caratteristiche di efficientamento, economicità e gestione confacente alla tutela del benessere animale. Non sono emerse illiceità nella gestione da parte del privato, la cooperativa sociale del terzo settore Alis, seppure si ravvisa l’esigenza di incentivare l’assessorato competente e la direzione competente ad intensificare le attività ispettive al fine di garantire la migliore manutenzione dell’infrastruttura e la buona gestione degli animali». È quanto si legge nella relazione della IV commissione controllo e garanzia sulla struttura di Colleluna: c’è il via libera e, di conseguenza, la possibilità di leggere il resoconto.

LA RELAZIONE APPROVATA – LEGGI (.PDF)
SETTEMBRE 2023, ALIS: «NOSTRO OPERATO DI ASSOLUTA CORRETTEZZA»
26 SETTEMBRE, IL CONFRONTO IN II COMMISSIONE

Il risultato, parla Ferranti

«La commissione garanzia e controllo – spiega Francesco Maria Ferranti, il presidente della commissione – che presiedo ha approvato oggi la relazione relativa il lavoro istruttorio svolto sull’ appalto in esternalizzazione di gestione del canile municipale di Colleluna. Non sono emerse illiceità gestionali né irregolarità tecniche a seguito di un approfondita attività ricca di audizioni con tutti i soggetti coinvolti sia interni al comune che privati. La commissione a seguito del materiale raccolto ha però fornito delle indicazioni e dei solleciti all’assessorato e alla direzione comunale competente ad incentivare le ispezioni di verifica della struttura da parte del Comune per migliorare la manutenzione del canile e garantire quindi al meglio le condizioni degli animali ospitati; e attenzionare le adozioni fuori regione anche attraverso la verifica da parte del direttore sanitario della verifica dell’iscrizione dell’animale nell’anagrafe canina della regione di destinazione, così da avere certezza sul permanere della rintracciabilità del cane. La commissione ha poi sottolineato che la collaborazione tra il privato gestore e il mondo dell’associazionismo si auspica sia il più possibile inclusiva».

LA PRESUNTA «COPERTURA POLITICA»

Ferranti con Bandecchi

8 gennaio, la posizione del sindaco: «Esito inaccettabile»

Del tema se ne è poi parlato in consiglio comunale l’8 gennaio e poteva mancare la polemica? Chiaro che no. Ad esporsi sul tema anche il sindaco Stefano Bandecchi dopo l’intervento iniziale di Raffaello Federighi (AP) per spiegare il lavoro della commissione: «Il canile era gestito da schifo, il lavoro della commissione è stato fatto male e va azzerato. L’esito della commissione è inaccettabile», ha voluto chiarire. Focus in particolar modo sull’associazione ‘Grandi Amici’. Se ne parlerà ancora. Anche perché di mezzo c’è un nuovo regolamento comunale in arrivo. Ferranti sul tema sottolinea che la «commissione ha preso atto di ciò dice che il responsbile unico del procedimento; nella documentazione è allegata la relazione scritta del Rup e viene dichiarato che andava tutto bene con Grandi Amici e anche le altre associazioni».

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