Terni, caso bonifici ‘sviati’: colpita un’altra impresa ternana

Dopo i casi quelli della Tre Re (100 mila euro) e della Corigliano (12 mila), emerge il caso della Ema Emi (13 mila). Denuncia e lite con la banca

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di F.T.

Spunta un altro caso, dopo quelli della Tre Re Srl (100 mila euro) e della Corigliano Snc (12 mila euro), nel filone dei bonifici bancari ‘sviati’ nel Ternano, questione che riguarderebbe, comunque, anche privati residenti in altre parti d’Italia. C’è infatti un’altra società, la Ema Emi Srl di Terni, fra coloro che hanno disposto un  ordine attraverso il sistema informatico della banca Intesa Sanpaolo e poi si sono ritrovati la somma accreditata su un altro conto corrente, diverso da quello indicato, con conseguente denuncia penale e ‘tira e molla’ con l’istituto di credito circa la somma da riavere indietro.

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Il caso

Il 29 luglio scorso, dal sistema home banking della Ema Emi Srl, è partito un bonifico di quasi 13 mila euro per pagare un fornitore abituale. Un ordine identico ad altri precedenti, per ciò che attiene Iban e destinatario della somma. Qualche giorno dopo, la società si è resa conto che i soldi erano finiti ad un altro soggetto, sconosciuto a tutti, ed ha sporto denuncia all’Arma dei carabinieri per il reato di truffa perpetrato da ignoti. Dopo aver evidenziato il caso alla banca, il 4 agosto la Intesa Sanpaolo ha riaccreditato la somma bonificata, salvo poi fare marcia indietro dopo più di un mese, prelevando dal conto corrente l’importo restituito in un primo momento, sostenendo di non avere alcuna responsabilità in merito all’accaduto.

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Mediazione in corso

Convinta del contrario, cioè che la responsabilità della sicurezza dei pagamenti elettronici sia in capo in primis all’istituto di credito, la società ternana si è rivolta all’avvocato Gian Franco Puppola per affrontare la questione sul fronte bancario. Questione che, ad oggi, vede in corso il tentativo di conciliazione obbligatorio di fronte all’organismo di mediazione forense di Terni, istituito dall’Ordine degli avvocati. In attesa che anche la denuncia faccia il proprio corso – e che le indagini rivelino finalmente se e cosa c’è dietro la vicenda dei bonifici che ‘sbagliano strada’ -, restano così le difficoltà per tutti coloro che sono costretti a vivere una situazione estremamente penalizzante, oltre ai problemi del periodo. Al momento difatti, pur pronti a dare battaglia in sede civile ma pure penale, sono gli unici ad averci rimesso.

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