Terni, il caso-bonifici si allarga: altra impresa truffata con un clic

Come la Tre Re Srl, anche la Corigliano Snc – a marzo – aveva effettuato un accredito, finito in mani diverse da quelle indicate. Denuncia penale e contenzioso con la banca. La stessa

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di F.T.

Una vicenda che, ad eccezione dell’importo e del periodo in cui è avvenuta, è del tutto sovrapponibile a quella riguardante la società Tre Re Srl di Montecastrilli, che ha in gestione il supermercato Eurospin. Società che, dopo aver bonificato 100 mila euro dal proprio conto Intesa Sanpaolo ad un altro rapporto per pagare gli stipendi dei propri dipendenti, si è accorta che l’ordine – correttamente eseguito e compilato – è andato in favore di un altro soggetto sconosciuto. E Banca Intesa, dopo aver inizialmente accreditato la somma, l’ha nuovamente prelevata, aprendo la strada ad un contenzioso con la società, assistita dagli avvocati Carsili e Moricciani, per riottenere la somma.

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Truffa, denuncia e lite

La stessa cosa – questo l’elemento di novità – era accaduta lo scorso marzo ad un’altra impresa ternana – la Corigliano Snc – che, sempre attraverso Intesa Sanpaolo, aveva disposto un bonifico di poco meno di 12 mila euro in favore di un fornitore. Qualche giorno dopo la società e il creditore si erano accorti che quella somma era finita ad un altro soggetto, a tutti sconosciuto, con un Iban completamente diverso da quello di chi avrebbe dovuto ricevere la somma. In questo caso, dopo la denuncia penale contro ignoti ai carabinieri e l’intervento degli avvocati Nicola Zingarelli e Susanna Faustini in rappresentanza della Corigliano Snc, la banca aveva restituito la somma nel giro di un paio di mesi, salvo poi fare marcia indietro a luglio – ritenendosi, come nel caso più recente, estranea all’accaduto – e prelevare nuovamente i 12 mila euro dal conto del cliente.

Vicenda inquietante

Passaggio a cui ha fatto seguito l’azione civile da parte della Corigliano Snc verso Intesa Sanpaolo, volta a riottenere la somma e i danni patiti, visto che la società ternana, per fare fronte all’ammanco, ha dovuto contrarre un finanziamento ad un tasso di interesse relativamente elevato. Almeno due, quindi, i bonifici che hanno ‘sbagliato strada’ negli ultimi mesi a Terni, segnale – molto probabilmente – di una truffa su cui l’autorità giudiziaria è chiamata a fare piena luce. E che hanno, su un piano diverso, aperto altrettanti contenziosi con l’istituto bancario in questione. «L’analogia fra quanto accaduto alla Corigliano snc ed alla Tre Re Srl, con il coinvolgimento dello stesso istituto di credito – affermano gli avvocati Zingarelli e Faustini -, lascia sospettare il carattere non episodico di quanto avvenuto». E il caso-bonifici sembra destinato a non finire qui.

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