Terni: «Con ‘Nobel grid’ Asm crea il futuro»

Un progetto che conta su quasi 14 milioni di fondi europei e che vede l’azienda ternana in partnership con altre 19 realtà continentali

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Venti partner europei, 13,9 milioni di euro di capitale messo a disposizione dall’Europa e altri 30 mesi di lavoro per progettare un futuro fatto di tecnologia facile e, soprattutto, utile per utilizzatori, produttori e distributiri di energia elettrica e altri servizi. Il tutto utilizzando quello che noi, oggi, chiamiamo semplicemente ‘il contatore’. E che in fondo lo è ancora, ma che è destinato a trasformarsi «in un hub attraverso il quale si potranno far confluire in casa tutta una serie di servizi inovativi e tutti da inventare».

Alcuni dei partner europei

Alcuni dei partner europei

‘Nobel grid’ Il senso del progetto ‘Nobel grid’, presentato martedì a Terni è tutto qui: cioè, tutto no. Perché, come ha spiegato il presidente di Asm, Carlo Ottone, «quello che la nostra azienda vuol fare, forte di quella impostazione che le è propria per il fatto di essere pubblica, è contribuire a realizzare, rimandendo fedele al concetto di ‘smart city’, una rete che offra al cittadino utente il massino della soddisfazione, puntando alla riduzione dei costi e all’ottimizzazione del servizio. Anche contribuendo, con informzioni il più possibile puntuali, ai progetti che i produttori e i distributori di energia stanno attuando con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente».

PARLA CARLO OTTONE – L’INTERVISTA

Altri partecipanti al progetto

Altri partecipanti al progetto

I partner Alla realizzazione del progetto partecipano venti soggetti, in rappresentanza di dodici Paesi europei, e Asm, è stato spiegato, «vuole contribuire in maniera fattiva alla sua crescita e al suo sviluppo, puntando anche ad accrescere le competenze dell’azienda, certi come siamo che questo potrà rappresentare un valore aggiunto per la città e per i ternani». E la città, dice l’assessore Giorgio Armillei, «guarda con grande attenzione a questi possibili sviluppi, che non sono solo di carattere economico, ma anche sociale».

La rete Ma quali potrebbero essere gli sviluppi nel medio e nel lungo periodo di un progetto come quello al quale si lavora? «Creare una rete intelligente e sostenibile – spiega Lola Alacreu, coordinatrice dell’iniziativa – permetterà di mettere il consumatore nelle migliori condizioni per approvvigionarsi di energia alle condizioni più vantaggiose, visto che al progetto partecipano anche soggetti produttori-consumatori, ma soprattutto gli darà la possibilità di entrare in un circuito virtuoso che, oltre a farlo risparmiare, lo renderà co-protagonista della crescita del sistema».

I servizi Senza trascurare la possibilità che attraverso quello che oggi «è uno strumento che serve solo a calcolare i consumi e a determinare la fatturazione» – il contatore – «potrà trasformarsi in un autentico punto di accesso alla rete dei servizi che potranno viagiare sulle autostrade tecnologiche. Dalla comunicazione, visto che il contatore del futuro sarà dotato di connessione internet autonoma e veloce; ai sistemi di sicurezza per la casa; al servizio di assistenza domiciliare per anziani; fino a quelle esigenze che oggi possono essere sconosciute, ma che non lo saranno più quando saranno gli stessi utenti a segnalarne la necessità e che potranno, quindi, essere implementati in brevissimo tempo».

 

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