Terni, David Raggi: «Esempio per tutti»

Una giornata emozionante, quella che il liceo Angeloni ha dedicato alla memoria di un ragazzo «unico e pieno d’amore»

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La cerimonia di intitolazione

La cerimonia di intitolazione

Un’emozione unica, per tutti, vedere che David Raggi ha lasciato un ricordo indelebile nei docenti e in tutto il personale della ‘sua’ scuola, il liceo Angeloni di Terni, dove si è diplomato dieci anni fa. Al giovane – aveva 27 anni – ucciso senza un perché il 12 marzo scorso in piazza dell’Olmo, l’istituto ha dedicato un’intera giornata culminata nell’apposizione di una targa dedicata allo straordinario ragazzo che era, all’interno di uno spazio dal forte valore simbolico come la biblioteca dell’istituto.

In tanti Alla cerimonia sono intervenuti in tanti: i familiari di David, gli amici più stretti, gli allievi dell liceo e anche le istituzioni – il sindaco Di Girolamo e il vescovo Piemontese -, una rappresentanza della Ternana Calcio, della Croce rossa italiana e il dirigente scolastico Michela Boccali insieme ai docenti.

La targa per David

La targa per David

‘A David, che continua a spargere il suo profumo’ Uno studente «brillante e amato» – David Raggi – «che ci ha lasciato per un atto assurdo e inconcepibile». In poche parole è racchiusa la vita e l’epilogo di un’esistenza che ha dato amore e amicizia a tanti, ed è per questo che il suo ricordo commuove ogni volta. E quella frase a lui dedicata, racchiude una poetica – quella del Leopardi – a cui David era legato. Non a caso la mattinata è proseguita a palazzo Primavera con la proiezione del film ‘Leopardi filosofo’ realizzato dagli alunni del liceo Angeloni, in collaborazione con il progetto ‘Cinema e scuola’.

Professore e amico Edoardo Bevilacqua, professore di filosofia particolarmente legato a David, ha parlato di lui, ricordando come era a scuola e delle forti emozioni scaturite dalla sua tragica fine, sfociate nell’unione di un’intera comunità, quella ternana, fra dolore e ricordo. Da lui sono giunte parole di ringraziamento alla famiglia di David, «per la compostezza e per aver insegnato, pur nel dolore più totale, che l’amore è più forte di tutto». Il docente ha anche ricordato come tutti, i familiari ma anche gli amici, abbiano avuto la forza e la fermezza nel chiedere giustizia, fino in fondo.

Cristina, la cugina di David

Cristina, la cugina di David

La testimonianza Durante la cerimonia con cui è stata apposta la targa nella biblioteca dell’Angeloni, ha preso la parola anche Cristina, la cugina di David. Vogliamo qui riportare per intero quella che è stata la sua testimonianza, il suo messaggio per tutti i giovani che, come David, non hanno mai messo da parte i propri sogni.

«Posso dirvi che questo è il modo più bello per onorare la memoria di David. Chiunque ha avuto la fortuna di conoscerlo, sa che alla base della sua esistenza c’era lo studio. David era un ragazzo meraviglioso, per me non solo un cugino, ma un figlio, un fratello, era il mio migliore amico. Era sempre pronto a correre se avevi bisogno, sempre disponibile ad ascoltare i problemi di tutti, mettendo da parte i suoi e facendo forza a chi in quel momento cercava conforto. David era così, altruista e pieno d’amore da donare agli altri. Io sono orgogliosa di aver condiviso la mia vita con lui perché oggi mi rendo conto di essere una persona migliore, perché lui mi ha insegnato ad essere così. Non pensiamo che studiare significhi abbandonare le amicizie e non bisogna vivere lo studio come un sacrificio, perché non lo è. Lo studio, il sapere e la conoscenza sono l’unico modo che abbiamo per essere liberi, per essere veramente padroni di noi stessi. David si è sempre scelto il suo lavoro, con enormi sacrifici, facendo affidamento solo ed esclusivamente sulle proprie forze e sulle proprie capacità. In questo modo è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi. Lo studio e la conoscenza sono stati l’unico strumento che ha sempre usato per realizzare i suoi sogni, i suoi desideri e le sue aspettative. David era un uomo libero, padrone della sua vita e padrone di se stesso. È per questo che la sua esperienza deve essere per tutti noi un esempio da seguire. David era orgoglioso di se stesso e spesso diceva di essere felice, perché aveva la consapevolezza di aver dato sempre il massimo per ogni cosa che faceva. La parola ‘accontentarsi’ non esisteva nel suo vocabolario. “Non si finisce mai di imparare, con l’impegno e facendo affidamento solo sulle proprie forze, tutto è possibile”: tante volte l’ho sentito pronunciare queste parole. Ognuno di noi ha diritto di sognare e ognuno di noi può essere artefice e padrone del proprio destino. Abbiamo soltanto uno strumento per farlo, ed è proprio la conoscenza, il sapere. È per questo che prima ho detto che non si poteva trovare un modo più bello per onorare la sua memoria: lui ne sarebbe andato veramente fiero. Vorrei dire una cosa ai ragazzi che avranno l’onore di usare questa biblioteca: usate questi libri per costruire il vostro futuro. Siate assetati di curiosità, seguite sempre la strada del bene e del buonsenso. Voi siete il futuro, voi potete cambiare le cose, voi potete creare un mondo migliore. Non permettete mai a nessuno di rubarvi i vostri sogni. Questo vi avrebbe detto David».

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