Le indagini del carabinieri del Noe di Perugia – e del tecnici dell’Arpa di Terni – avevano preso il via dopo gli esposti presentati in seguito ai cattivi odori che si levavano dal depuratore di Maratta, a Terni.
I deferimenti Adesso, però, per due dirigenti – P.R. e P.C. – che ricoprono il ruolo di ‘Delegato adempimenti/obblighi in materia ambientale’ di Sii e Acea Ambiente, sono scattati altrettanti deferimenti. Il dirigente del Sii lo ha ricevuto in relazione all’impianto ternano, denominato ‘Terni 1’, mentre a quello di Acea Ambiente è stato notificato in relazione all’attività della discarica ‘Le Crete’ di Orvieto.
Le contestazioni Secondo i carabinieri del Noe ed i tecnici di Arpa, avrebbero «in concorso tra loro rispettivamente smaltito e accettato rilevanti quantitativi di di rifiuti speciali non pericolosi – ‘Fanghi di depurazione prodotti dal trattamento delle acque’ – con valore ‘solidi totali’ pari al 20%, inferiore al valore minimo del 25% per l’accettabilità in discarica». Per il dirigente ternano, poi, ci sarebbe anche la contestazione di aver «utilizzato (da febbraio a maggio di quest’anno; ndr) come luogo di deposito temporaneo dei rifiuti, una parte impiantistica utilizzata per l’essiccazione dei fanghi, provocando emissioni odorifere moleste».