«Terni è cambiata in peggio. Non assistiamo passivamente» – Video

L’analisi di Paolo Corpodicristo, residente e operatore commerciale del centro storico. La richiesta di un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale

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di Francesca Torricelli

«Il biglietto da visita di una città è il suo centro storico. Una buona presentazione permettere di intercettare turismo che sta diventando sempre più un settore importante per lo sviluppo di un territorio». Paolo Corpodicristo, residente e operatore commerciale nel campo della moda nel centro storico di Terni, ha fatto con umbriaOn un’analisi ad ampio raggio sull’attuale situazione a Terni toccando diversi punti che vanno dall’arredo urbano alla sicurezza, passando dal commercio al turismo. «Ho un’attività commerciale nel centro storico di Terni da oltre 10 anni – ha detto – e ho assistito ad un cambiamento che va di pari passo con quello della società italiana. Purtroppo non posso giudicarlo migliorativo. Il centro storico è un biglietto da visita importante per la città che, se si sa ben presentare, sicuramente da al mondo esterno un’impressione migliore. Una buona presentazione significa negozi aperti e non locali sfitti, bui e che danno un senso di sconfitta e di depressione, e una situazione generale che non sia di degrado, ma con un’arredo urbano curato, una pulizia generale, strade non dissestate, muri nn imbrattati. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito ad un peggioramento di questi aspetti e tutto questo ha fatto sì che il sentimento comune sia diventato quello di una città non più sicura. Fatti di cronaca quotidiana ci stanno dimostrando che la situazione sta un po degenerando: locali in pieno centro dove si tirano sedie, giovani che girano con i coltelli. Questo costituisce una pessima pubblicità per la nostra città, a chi non piacerebbe, invece, che Terni sia conosciuta per cose positive? Uno dei settori più importanti per lo sviluppo di un territorio è il turismo e a Terni è praticamente a zero perché non è stata mai sviluppata questa cultura. Terni è una città accogliente, aperta, ha tanti operatori preparati in diversi settori dalla ristorazione, dell’accoglienza, del commercio in generale, ma questi hanno bisogno di essere sostenuti da un mercato che oggi richiede anche l’ingresso di clienti provenienti da fuori provincia, regione, nazione. Per attirarli dobbiamo creare un’attrattiva comune, serve coesione, servono bei bar, bei locali, ristoranti, negozi, strade curate, illuminazione, un luogo quindi accogliente insomma. Sarei propenso a lanciare una serie di idee preambolo di iniziative, dopo un’analisi oggettiva della situazione, per tirar fuori il potenziale della città che è grandissimo. Mi piacerebbe instaurare, insieme ai colleghi commercianti, un dialogo con l’amministrazione comunale – ha concluso – cercando di condividere dei punti di vista, toccando i diversi temi ‘caldi’ della città per arrivare insieme ad una progettualità».


Paolo Corpodicristo

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