Terni e il suo dialetto: «Teniamolo vivo»

Dal 6 al 14 agosto al parco ‘Campacci’ di Marmore, una rassegna teatrale in vernacolo

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La Pro Loco Marmore prosegue il suo lavoro nella diffusione della cultura e valorizzazione del territorio ternano e delle sue eccellenze, organizzando, anche quest’anno, una rassegna teatrale in vernacolo. ‘Archeologia industriale e vernacolo: il dialetto delle nostre tradizioni’, giunto alla sua quarta edizione, si svolgerà dal 6 al 14 agosto presso il Belvedere superiore della Cascata delle Marmore, parco Campacci – sentiero 5, oggi sito di archeologia industriale.

La tradizione «Il dialetto – afferma il presidente della Pro Loco Marmore, Matteo Zannetti -, è un patrimonio culturale e il miglior modo di tutelarlo è tenerlo vivo. Valorizzarlo significa farne apprezzare il legame intimo e particolare con il territorio, le capacità espressive, i contenuti comici, poetici, ironici. Renderlo testo teatrale significa continuare una tradizione che ha radici antichissime e un ruolo di rilievo nell’ambito delle arti performative italiane. Noi non vogliamo, però, fermarci solo a questo, desideriamo unire l’arte alla natura alla storia, alla conoscenza dei nostri meravigliosi luoghi».

Storia e natura L’evento, partito come un esperimento della Pro Loco Marmore, «ha guadagnato negli anni popolarità e consensi per la qualità e la varietà delle sue proposte, tanto da diventare interregionale». Da mesi la Pro Loco Marmore sta operando «per organizzare al meglio questo progetto, i cui destinatari sono bambini, ragazzi, adulti, persone con handicap, famiglie intere, nell’auspicio che possa essere apprezzato e ricordato per la sua ‘unicità’. Cosa c’è di meglio che dedicare i pomeriggi alla scoperta delle nostre radici, alla natura, alla storia, alla cultura, e poi, alla sera e con il fresco, fare due sane risate assistendo a commedie dialettali in vernacolo? Divertirsi per conoscere, con con allegria, uno straordinario connubio tra natura, arte, archeologia, tradizioni. Il tutto racchiuso in una location unica per la sua naturale bellezza e facilità di accesso che permetterà la fruizione gratuita delle visite e delle rappresentazioni teatrali».

Il sentiero 5 si sviluppa sul ciglio della rupe di Marmore, con andamento pianeggiante per circa un chilometro. Nel primo tratto si scorge la ‘conca’ ternana, procedendo, la prospettiva cambia aprendosi sulla valle del fiume Nera e su diversi borghi medioevali sino alle gole di Ferentillo. Durante il cammino si incontrano 11 pozzi artificiali realizzati per i lavori di consolidamento che, oltre ad aver messo in sicurezza il fronte orientale della rupe, hanno restituito visibilità a numerose testimonianze di archeologia industriale, tra cui le presse e le vasche di raccolta della vecchia centrale idroelettrica di Spoleto.

Il territorio Anche quest’anno il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, «riconoscendo la validità di tale manifestazione – conclude il presidente -, ha concesso il patrocinio. Un bel biglietto di presentazione per il nostro territorio. Tanto lavoro è stato fatto e altrettanto ci aspetta, ma la nostra tenacia e l’aiuto dei volontari del direttivo della Pro Loco Marmore faranno si che il turista diventi ‘promotore del nostro territorio’ anche semplicemente raccontando ai colleghi di lavoro, agli amici e conoscenti, ai parenti, le emozioni provate in un territorio ricco di arte, natura, cultura, sport, gastronomia di eccellenza».

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