Terni e l’addio a fra Bernardino: «Il suo bene resta con noi»

Una chiesa di Sant’Antonio gremita di gente, mercoledì pomeriggio per l’ultimo saluto all’eremita di Cesi

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di Fra.Tor.

Era davvero piena di gente, mercoledì pomeriggio, la chiesa di Sant’Antonio a Terni per l’ultimo saluto a fra Bernardino, l’eremita di Cesi, scomparso lo scorso 22 maggio all’età di 83 anni.

«Dio attraverso Bernardino ci ha mostrato la sua benevolenza»

«Siamo qui oggi per ringraziare l’opera di Dio che attraverso Bernardino ci ha mostrato la sua benevolenza, per il dono della sua testimonianza, per affidarlo alle misericordia che gli apre le braccia». Ha detto Padre Massimo Reschiglian durante l’omelia. «La morte non è la fine, ma l’inizio di una vita nuova. Gesù ci viene in contro e viene per annunciarci la verità più grande: che questa morte è per la vita eterna. In diversi modi abbiamo conosciuto fra Bernardino o ne abbiamo sentito parlare e siamo qui per raccontare al Signore il nostro dolore, ma anche le esperienze e ciò che abbiamo vissuto con Bernardino. Lui risorgerà, il bene che lui ha compiuto resta in mezzo a noi, è ancora vivo con noi e questo bene è il vestito bello col quale lui si presenta davanti al Signore. Bernardino con il suo lavoro, la sua disponibilità e con il suo sentirsi francescano, ha lottato per il bene fino alla fine. Tutto ciò che di noi muore in Cristo, in Cristo risorgerà. Niente va perduto».

Fra Bernardino l’eremita di Cesi

Bernardino Greco, meglio conosciuto da tutti come fra Bernardino l’eremita di Cesi, era un Francescano di origini pugliesi. È stato allievo del papa emerito Joseph Ratzinger, suo professore nel 1968 all’università di Tubinga in Germania, dove studiava teologia. Fra Bernardino era arrivato a Cesi agli inizi degli anni ’90, dopo aver letto su un libro del ‘700, mentre si trovava a Todi, che San Francesco era passato per quelle montagne nel 1213. Il frate decise allora di dare il via ad un’impegnativa quanto lunga opera di ristrutturazione di quell’ammasso di ruderi, anche grazie alle offerte dei fedeli. Pietra dopo pietra, negli anni fra Bernardino ha accolto nell’eremo migliaia di ospiti, in tanti arrivati anche dall’estero. All’eremo della Romita, come era solito dire fra Bernardino, si potevano trovare le 3P: il posto, il pasto e la pace. Quella pace che lui ha ora trovato per sempre nell’infinito.



Terni, fra Bernardino: mercoledì i funerali a Sant’Antonio

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