Terni, emergenza casa: «Il Comune agisce»

Il vice sindaco, Francesca Malafoglia, non parteciperà alla commissione consiliare: «Preferisco rispondere con azioni concrete»

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di Francesca Torricelli

Lunedì pomeriggio, proprio nei giorni in cui è in corso l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica ai richiedenti utilmente collocati nella graduatoria di assegnazione del bando 2014, il capogruppo di ‘I Love Terni’ in consiglio comunale a Terni, Enrico Melasecche, ha presentato, per la terza volta dopo marzo e luglio 2015, un atto di indirizzo sull’emergenza abitativa. L’atto è stato però rinviato, per ulteriori approfondimenti, alla seconda commissione che dovrebbe svolgersi giovedì 21.

L’atto d’indirizzo Nell’atto di indirizzo, Melasecche sottolinea come «la situazione abitativa in città sia drammatica. Una situazione che impone il potenziamento dell’offerta di alloggi popolari, evitando sistemi che facilitino gli uni e penalizzino gli altri, per evitare l’allungamento dei tempi di attesa che giungono anche a molti anni». Nell’atto, inoltre, il capogruppo di ‘I Love Terni’ chiede al sindaco «una relazione scritta da cui risultino tutte le assegnazioni e le motivazioni» e di «attenersi a criteri di assoluta trasparenza e parità di trattamento». L’atto sarà discusso in commissione, ma Francesca Malafoglia non parteciperà: «Manderò una nota scritta, come richiesto dall’atto di indirizzo».

Graduatorie di assegnazione dei bandi Intanto, però, l’assessore alle politiche abitative e vice sindaco Francesca Malafoglia, sottolinea che «le graduatorie di assegnazione dei bandi non durano anni, ma hanno validità limitata al bando cui si riferiscono. Di norma, il bando generale per le assegnazioni è biennale, quindi, la graduatoria del bando 2014 – quella attuale – scadrà quando verrà pubblicata la graduatoria del prossimo, ovvero entro maggio 2016. Tutti coloro che sono in graduatoria attuale di assegnazione perderanno l’eventuale diritto acquisito e dovranno riproporre la domanda».

Le graduatorie in essere Come da impegni presi in commissione consiliare, per quanto riguarda le graduatorie in essere, «Ater ha messo a disposizione dell’amministrazione comunale 200 alloggi, per rispondere a un numero sempre più consistente di bisogno abitativo. Al momento – gli alloggi sono ancora in fase di assegnazione – 60 sono stati assegnati, 70 sono in consegna e i restati saranno assegnati entro il 2016. Degli aventi diritto, un terzo sono non italiani».

Emergenza abitativa «Queste graduatorie – aggiunge Francesca Malafoglia – non hanno nulla a che vedere con le assegnazioni provvisorie in emergenza abitativa». Nel 2009 l’amministrazione comunale si è dotata di uno strumento tecnico «quale la Commissione per le emergenze abitative, nonché di criteri oggettivi di valutazioni delle situazioni di disagio dei richiedenti, legate a un progetto sociale generale di presa in carico del cittadino richiedente sostegno. Contiamo molto sul ruolo determinante della Regione Umbria, a partire dal bando per la ‘Morosità incolpevole’, che prevede un contributo economico per il sostegno della locazione privata».

La Commissione per le emergenze abitative si basa «su tre elementi portanti – abitare comunitario, temporaneità dell’intervento, compartecipazione minima dei beneficiari – legati anche alla numerosità delle richieste a fronte di ridotte risorse abitative». Nel 2014, ricorda il vice sindaco, «l’amministrazione comunale ha, inoltre, avviato il ‘tavolo della povertà’, al quale hanno preso parte varie associazioni del privato sociale, già attive sul territorio locale nello stesso ambito, oltre all’Ater che ha messo a disposizione degli alloggi di edilizia residenziale consegnati provvisoriamente a nuclei familiari bisognosi indicati direttamente dalle associazioni. Il progetto, ‘Affitti solidali’, ha visto la sua completa realizzazione a dicembre 2015».

Il futuro Oltre all’accordo con Ater, «che prevede la possibilità di ristrutturare ulteriori alloggi per un nuovo bando – spiega ancora Francesca Malafoglia – stiamo lavorando a quello per le ‘giovani coppie’, per inserire una nuova componente rigenerativa nell’ambito di contesti di edilizia popolare molto concentrata. Uno degli esempi e il quartiere San Lucio con palazzine in fase di ristrutturazione, che prevedono 16 appartamenti in cui verrà attivato questo innovativo strumento». L’obiettivo, ad oggi, conclude Francesca Malafoglia, «rimane quello di rispondere al disagio abitativo mediante l’attuazione di progetti welfare mix, in cui la forte connessione fra pubblico e privato ha armonizzato e valorizzato i diversi saperi e le competenze complementari».

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