Terni, ex foresteria: «Non si può vendere»

L’immobile è sotto pignoramento e il tribunale lo potrebbe mettere all’asta, così palazzo Spada lo ha dovuto togliere dal piano delle alienazioni

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Alla fine hanno dovuto ‘sfilarla’. La giunta comunale di Terni, infatti ha stabilito di escludere l’ex foresteria della Terni, dal piano delle alienazioni del Comune. L’alienazione era stata disposta il 6 agosto 2015 per un valore di 4 milioni, 453 mila e 700 euro.

L’asta Non è ipotesi pregrina che nella decisione pesi la decisione del tribunale nella persona del giudice Natalia Giubilei – umbriaOn lo ha scritto un mese fa – di nominare un perito a cui spetta il compito di stimare il valore e un custode giudiziario delegato alla vendita. Passaggi che, nel contesto del procedimento esecutivo avviato, precedono la vendita all’asta.

Il pignoramento Tutto comincia nel 2013, con il pignoramento dell’immobile per un debito contratto dal Comune nei confronti di una società privata che opera nell’ambito della manutenzione stradale. L’udienza per la comparizione delle parti e la delega della vendita è stata fissata per settembre e verrà esaminata la relazione del perito sull’immobile che conta 45 vani e una rendita catastale di oltre 11 mila euro. Poi, salvo sorprese, si procederà alla delega della vendita e all’individuazione della data dell’asta. Una strada che sembra già tracciata e che potrebbe condurre ad un ‘passaggio di mano’ clamoroso, con l’immobile – nei mesi scorsi era stata ipotizzata l’acquisizione da parte della Fondazione Carit – destinato comunque ad uscire dai beni di proprietà comunale.

 

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