Terni, Fabio Paparelli: «Faremo squadra»

Il neo vice presidente della giunta regionale è sicuro: «Lavoreremo con grande serietà»

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di Marco Torricelli

La vice presidenza della giunta regionale ed un ‘pacco’ – tra deleghe e competenze – mica da ridere. Fabio Paparelli, però, non si fa spaventare dalla mole di lavoro che lo aspetta: «Tutti noi, dalla presidente Marini agli assessori, stante la riduzione numerica imposta dalla legge – dice – dovremo darci da fare parecchio. Ma siccome non ce lo ha ordinato il medico, dobbiamo solo abbassare la testa e pedalare».

La squadra La prima cosa che mette in chiaro, il vice presidente, è che «quello che dovremo fare sarà un lavoro di squadra, perché in solitudine non si va da nessuna parte e – spiega – da questo punto di vista credo che il ruolo della presidente sarà decisivo: immagino che ci abbia scelto anche sulla base delle possibili compatibilità e delle rispettive capacità di coooperazione».

La concertazione Ma la nuova giunta regionale, secondo Fabio Paparelli, «dovrà essere anche capace di costruire un nuovo percorso comune, fatto di dialogo e di ascolto, con tutte le realtà territoriali: dalle associazioni datoriali alle forze sociali, dai soggetti pubblici a quelli privati, per riuscire a far confluire in un progetto virtuoso il meglio delle rispettive caratteristiche. Solo così riusciremo a fare il bene dell’Umbria».

L’innovazione Tra le cose di cui si dovrà occupare ce ne sono alcune che, tra loro, sono più strettamente correlate – economia, commercio, turismo e terziario innovativo, politiche industriali, innovazione del sistema produttivo, politiche per artigianato e cooperazione, politiche del credito, politiche per la creazione di impresa e start up – e che necessiteranno di un’attenzione maggiore: «Ecco perché parlo – dice Paparelli – della necessità del dialogo e dell’ascolto. Ritengo indispensabile ascoltare il ‘sistema Umbria’ e confrontarmi con esso, perché parlare di sistema delle start up legato all’innovazione digitale non ha senso se non saremo in grado di garantire, ad esempio, l’utilizzo completo della fibra ottica e se il sistema del credito non mostrerà maggiore attenzione nei confronti di chi ha realmente intenzione di investire, ma ha anche bisogno di collaborazione».

Mediazioni Il compito di un governo moderno «è anche quello di mettere in comunicazione e sollecitare tutti quei soggetti che possono contribuire alla marcia verso un futuro migliore, ma che spesso non si confrontano o lo fanno in maniera saltuaria e condizionata dalle reciproche diffidenze. Io lavorerò proprio con l’obiettivo di costruire ponti che permettano lo scambio continuo di informazioni e favoriscano la collaborazione».

Il territorio Di sicuro, garantisce Paparelli, «farò in modo di confermare e rafforzare quelle caratteristiche di autonomia che mi hanno caratterizzato già nella parte della scorsa legislatura e che mi hanno visto ricoprire l’incarico di assessore. Il mio obiettivo – chiarisce – è stato e sarà quello di essere utile alla comunità, più che al partito che rappresento, che pure resta ovviamente un punto di riferimento importante». E quanto all’ipotetica questione ‘campanilistica’ non ha dubbi: «Il dibattito non mi appassiona per nulla – spiega – perché semplicemente non credo che Giuseppe Chianella ed io, in quanto rappresentanti della provincia di Terni, saremo mai in competizione con i colleghi di giunta che provengono da altre aree. Facciamo parte di una squadra che si chiama Umbria, non credo vada mai dimenticato».

Il partito Un segnale preciso, pare di capire, nei confronti di quel Partito democratico che veniva – e viene – dato in grande fibrillazione: «Io credo che ci sia un po’ di enfatizzazione e che, invece, saremo in grado, noi che ricopriamo incarichi istituzionali e chi invece ha la responsabilità di governare il partito, di lavorare con intelligenza per contribuire, ciascuno per la sua parte, a far ripartire di slancio la ‘macchina regionale’, intesa in tutte le sue articolazioni».

La riflessione Perché «quello che gli elettori ci hanno detto con chiarezza, il 31 maggio scorso – spiega il vice presidente della giunta regionale – è che vogliono un governo locale che sia caratterizzato da sobrietà, trasparenza, innovazione e ascolto delle istanze che arrivano dalla società. Un segnale, peraltro, che chi come me è stato sempre a contatto con il ‘mondo reale’, aveva percepito bene».

La giunta Per questo, dice Paparelli, ritengo che la presidente Marini abbia operato delle scelte giuste e opportune. Ovviamente – dice sorridendo – non mi riferisco alla mia persona, sulla quale il giudizio spetta agli altri e, a questo proposito, mi permetta di ringraziare in maniera non rituale, uno ad uno, tutte le umbre e gli umbri che hanno scelto di dare a me la loro preferenza. Sarò il rappresentante di ciascuno di loro, ma non me ne vorranno se mi sentirò in dovere di esserlo anche di chi, invece, nella cabina elettorale ha fatto scelte diverse».

Il lavoro Quelle ‘scelte diverse’ che hanno portato alla nascita di un consiglio regionale nuovo e originale: «Sì, con una composizione per certi aspetti inedita, ma che io spero possa portare, se maggioranza e opposizione sapranno dialogare con intelligenza, ad un lavoro costruttivo che vada nella direzione auspicata da tutti e cioè la crescita e lo sviluppo della regione Umbria nel suo complesso».

Fabio Paparelli È nato a Terni il 26 gennaio 1962, dove risiede. Sposato e padre di due bambini, ha iniziato il percorso politico nel Psdi come consigliere della circoscrizione Tacito. Successivamente è stato consigliere comunale di Montecastrilli e assessore alla Provincia di Terni. Da giugno 2013 è stato assessore regionale esterno. Al primo mandato come consigliere regionale è risultato il primo degli eletti della Provincia di Terni. Docente in discipline giuridiche ed economiche, è stato capolista per Renzi all’assemblea nazionale del Pd, di cui è membro.

Deleghe e competenze Vicepresidente della Giunta regionale. Assessore alla competitività delle imprese, innovazione sistema produttivo, lavoro e formazione, politiche per la competitività e crescita del sistema economico-produttivo regionale. Economia. Commercio, turismo e terziario innovativo. Tutela dei consumatori. Politiche industriali, innovazione del sistema produttivo, politiche per artigianato e cooperazione. Politiche del credito. Politiche per la creazione di impresa e start up. Coordinamento e attuazione Agenda urbana. Infrastrutture tecnologiche e diffusione banda larga, superamento divario digitale. Energia. Formazione professionale. Politiche attive del lavoro. Sport, impiantistica sportiva ed associazionismo sportivo. Rapporti con le agenzie Sviluppumbria e Gepafin.

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