Terni, ferito in piazza: processo da rifare

La sera del 6 agosto 2014 Joan Bisa colpì con ventidue fendenti il presunto rivale in amore. La Cassazione ha escluso i ‘futili motivi’

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Nel novembre del 2015 il 38enne filippino Joan Bisa era stato condannato a sei anni di reclusione per aver tentato di uccidere il presunto ‘rivale’ in amore – connazionale di 40 anni – infliggendogli ventidue coltellate in piazza Europa, a Terni, prima dell’arresto operato dai carabinieri grazie anche alla collaborazione di due passanti. Era la sera del 6 agosto 2014 e la vittima era riuscita a sopravvivere nonostante la grave emorragia, le lesioni riportate ad un polmone e la successiva asportazione di un rene. 

Le ragioni Ora, per i giudici della Suprema Corte, il processo d’appello è da rifare – e si terrà a Firenze – perché è stata esclusa l’aggravante dei futili motivi. Il presunto ‘tradimento’ della compagna dell’accoltellatore non è stato accertato e, anche se si fosse verificato, secondo i giudici della Cassazione, nel caso di specie non potrebbe configurare un’aggravante rispetto a quanto compiuto da Joan Bisa. Da qui la decisione di celebrare un nuovo giudizio di fronte alla Corte d’appello di Firenze che dovrà rideterminare la pena. Intanto il 38enne, ristretto ai domiciliari, ha già presentato istanza di remissione in libertà attraverso il proprio legale, l’avvocato Francesco Mattiangeli di Terni.

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