Terni, tentato omicidio in piazza: condannato

Sei anni di reclusione per il 36enne filippino che nell’agosto del 2014 aveva aggredito il rivale in amore in piazza Europa

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Ventidue coltellate sferrate in piazza Europa, era la sera del 6 agosto 2014, contro il ‘rivale’ in amore. Per giorni un 40enne di origini filippine era rimasto in bilico fra la vita e la morte. Nonostante l’asportazione di un rene, la lesioni ad un polmone, ad un tendine e il tanto sangue perso, era riuscito comunque a sopravvivere. L’aggressore – il connazionale Joan Bisa, 36enne – era stato arrestato subito dopo il fatto dai carabinieri di Terni, anche grazie all’intervento di due passanti: il primo lo aveva messo in fuga, evitando conseguenze ancora peggiori, e il secondo lo aveva inseguito in scooter, fornendo preziose indicazioni ai militari.

La condanna Alla base del tentato omicidio, con le indagini condotte dal pm Elisabetta Massini, gli inquirenti avevano individuati un ‘intreccio’ sentimentale: il ferito avrebbe avuto una relazione segreta con la moglie dell’aggressore. Da qui l’esplosione di violenza. Quest’ultimo è stato giudicato mercoledì mattina con le modalità del rito abbreviato. Il gip Simona Tordelli lo ha condannato a sei anni di reclusione per tentato omicidio aggravato.

Risarcimenti Il 36enne è stato anche condannato a versare provvisionali pari a 50 mila nei confronti della vittima – presente in aula e apparsa visibilmente sofferente – e altri 20 mila alla moglie. L’uomo era difeso dall’avvocato Francesco Mattiangeli del foro di Terni che, pur «moderatamente soddisfatto per la decisione del giudice», quasi certamente presenterà ricorso in appello. A rappresentare la vittima, in aula, c’era l’avvocato Bruno Capaldini. Contestualmente alla sentenza, il giudice ha anche confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Joan Bisa.

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