Terni, fondi regionali sanità: «L’ospedale dimenticato. No al project financing»

Per i consiglieri del M5s «l’ottimismo del sindaco è fuori luogo. Dalla Regione neanche un centesimo per il ‘Santa Maria’»

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dei consiglieri comunali del Movimento 5 stelle – Terni

Non capiamo cosa abbia da essere contento il sindaco di Terni all’indomani dell’ufficializzazione della ripartizioni degli investimenti regionali per la sanità. Negli investimenti non c’è il nuovo ospedale di Terni. C’è quello di Narni e Amelia e siamo contenti nonostante l’iter rimanga ancora lungo e tortuoso a causa dei ritardi accumulati in questi due anni, ci sono oltre 12 milioni di euro per nuovi macchinari al già nuovo ospedale di Perugia, ma niente per la nuova sede di Terni.

Eppure il sindaco è ottimista e contento. Soddisfatto per i 7 milioni che verranno spesi per adeguamenti strutturali alle norme vigenti sul vecchio ‘Santa Maria’. Una goccia nel mare per una struttura definita dallo stesso direttore generale vintage e con limiti strutturali insuperabili. Non capiamo quale sia il senso, poi, di spendere 1.6 milioni di euro per ammodernare la viabilità a servizio del vecchio ‘Santa Maria’. Cambiano dunque le strade interne all’ospedale, ma la struttura rimane sempre quella.

È evidente ormai che il sindaco di Terni è rassegnato sul non ruolo della regione. Confida per il ‘Santa Maria’ di Terni sulla formula del project financing, su un investimento privato in cambio del pagamento di alcuni servizi da parte del pubblico. Il project financing non sembra una formula che a Terni ha portato certezze. Lo abbiamo visto per l’area di corso del Popolo, ancora incompleta. Lo abbiamo visto per le Piscine dello stadio, al momento chiuse. Lo rischiamo di vedere per il palazzetto dello sport, ingabbiato in un mega centro commericiale che costituirà il colpo finale al commercio al dettaglio del centro.

Con tutto il rispetto per il nuoto, un ospedale non è una piscina. Non può essere lasciato nelle mani di un investimento privato. Chiediamo al sindaco Latini di lasciare da parte l’ottimismo di facciata e di chiedere alla regione quanto dovuto: il finanziamento del nuovo ospedale di Terni.

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