Una nuova canaletta di sfioro in acciaio inox – nei mesi scorsi c’è stato qualche problema con le prove di allagamento – da posizionare nella sezione della vecchia canalina e la sistemazione del marciapiede intorno all’opera. Via libera mercoledì mattina a nuovi interventi per la riqualificazione della fontana di piazza Tacito a Terni: c’è il semaforo verde al finanziamento da complessivi 79 mila euro che, in origine, erano destinati al completamento dell’impianto sportivo di via della Fonte a Collestatte. Motivo? «Sono in corso gli aggiornamenti progettuali per cui il programma degli interventi e non potrà che slittare all’anno 2022».
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Gli interventi
Si parte dalla nuova canaletta di sfioro all’interno della sezione della vecchia canalina: «Per la sua inaccessibilità, conformazione e stato di danneggiamento, non può più garantire la tenuta stagna», viene specificato. Per quel che concerne la sistemazione del marciapiede è previsto «il riallineamento dei blocchi monolitici esterni del vecchio marciapiede della fontana, al fine di dargli continuità, rimuovendo le insidie dovute al cedimento del terreno di posa, carente di adeguate opere di fondazione».
L’obiettivo e la spesa
Gli interventi potranno partire subito «con risorse – le parole dell’assessore e vicesindaco Benedetta Salvati – che entro l’anno non sarebbero comunque potute essere impegnate altrimenti nell’ambito delle attività dei lavori pubblici. Dopo un impegno così importante per il restauro della Fontana dello Zodiaco, insieme ai tecnici, abbiamo deciso d’intervenire per garantire che il lavoro fatto non vada a deteriorarsi in pochi anni: questo è l’obiettivo dell’inserimento della canalina in inox. Allo stesso tempo vogliamo rendere bella la fontana anche nelle sue componenti esterne, come il marciapiede che è anch’esso molto particolare e che deve essere adeguatamente sistemato per far da contorno a un monumento come la nostra fontana di Piazza Tacito». Contemporaneamente partiranno anche i lavori per il rifacimento della pavimentazione della parte della piazza verso viale della Stazione.
Gli ulteriori affidamenti alla Demco System
Nel contempo di recente palazzo Spada ha dato il via ad un ulteriore affidamento da poco meno di 3 mila euro alla Demco System di Avigliano Umbro per la realizzazione dei dodici fori di passaggio delle nuove tubazioni di alimentazioni del castello con «esecuzione di carotaggi orizzontali del diametro 300 mm e ausilio di macchina carotatrice rotativa senza percussione». Non solo. Sempre alla stessa società è stato affidato un lavoro da 5.400 euro (Iva inclusa) per la demolizione della canalina esistente con tagli della soletta in calcestruzzo armato. Tutto ciò dopo che in estate ci si è resi conti che «la scelta di effettuare un intervento poco invasivo sul monumento, nonché veloce ed a basso costo, non ha portato il risultato sperato». A ciò si è arrivati dopo l’intervento di «ripristino dei giunti di dilatazione in sigillante bituminoso mediante sostituzione con sistema impermeabilizzante su superfici in pendenza, incluso lamierino di testata, canalina di sfioro delle acque sul mosaico e zona cordolo a valle, mediante applicazione del sistema ad alte prestazioni basato su poliurea applicabile allo stato fluido a freddo». Qualcosa è andato storto: «La ditta incaricata dell’applicazione della poliurea, ha terminato le operazioni di impermeabilizzazione ma purtroppo, effettuata una prova di allagamento della canalina, sono iniziati di fenomeni di infiltrazione di acqua con fuoriuscita nel sottostante vano tecnico». Niente livello assoluto di tenuta raggiunto e cambio strategia. Alla Interamna Acciaio srl è stato affidato il lavoro per la posa in opera della nuova canalina per oltre 36 mila euro più Iva; alla Edilmaco invece la demolizione della parete esterne della vecchia canalina in cemento armato per 22 mila euro. Il riallineamento del marciapiede lapideo ha un costo che sfiora gli 8 mila euro.
Piccioni (Pd): «Stessa attenzione anche alle periferie e alle altre ’emergenze’»
Così Giulia Piccioni, responsabile cultura del Pd di Terni: «La fontana monumentale dello Zodiaco – afferma – è un’opera di grande rilevanza, anche identitaria, per la città e per i cittadini. Ne eravamo consapevoli quando negli anni 2010-2011, sindaco Di Girolamo, ci impegnammo per mettere in campo un progetto di restauro e recupero che l’attuale amministrazione ha ricevuto in eredità. Ne siamo consapevoli oggi, nella convinzione che l’ultimazione dei cantieri debba essere obiettivo condiviso e prioritario. A patto, però, che non ci si distragga rispetto alle innumerevoli altre emergenze della città. Solo nelle ultime settimane sono stati dirottati sulla fontana ulteriori fondi per 300 mila euro, recuperati dalla sicurezza stradale e dal progetto di recupero della piazza di Gabelletta. E ora l’annuncio di un impegno di spesa per ulteriori 79 mila euro. L’auspicio – osserva l’esponente del Pd ternano – è che la fontana venga presto riconsegnata alla città e che la stessa attenzione e la stessa prontezza di intervento dimostrate rispetto a piazza Tacito, la giunta Latini la riservi anche alle periferie e ai temi più stringenti per la vita politica, sociale, economica di Terni».
La critica: «E la palestra di Campomaggiore resta chiusa»
«Molto felice – la posizione di Alessandro Gentiletti di Senso Civico – che anche stamattina la giunta abbia trovato i soldi per finanziare una canaletta di sfioro in acciaio inox per la fontana di piazza Tacito. Per le cose che gli interessano i soldi li trovano sempre. Verificheremo da dove sono stati presi non appena riceveremo la delibera. Spero non come l’ultima volta dai fondi per la sicurezza stradale o altre cose importanti. La palestra di Campomaggiore invece resta chiusa agli studenti e alle squadre, gli interventi anche temporanei promessi non vengono ancora fatti. Per quello, come per la manutenzione ordinaria di intere parti della città, i soldi non ci sono mai. Li c’è sempre la scusa del dissesto. La giunta – aggiunge in merito ai 79 mila euro tolti per l’impianto sportivo di via della Fonte – è incapace di ottenere sponsorizzazioni e finanziamenti e fa pagare questa sua incapacità ai ternani, levando risorse importanti agli impianti sportivi che vengono così destinati a non essere completati. E poi hanno anche il coraggio di parlare di Terni città dello sport».