Terni: il centrodestra ‘sfiducia’ la presidente del consiglio comunale

Documento dopo le polemiche sulla seduta straordinaria dell’assemblea: «C’è da preoccuparsi». Consiglio il 1° agosto, Francescangeli: «Prefetto informato»

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di S.F.

Una mozione di revoca del presidente del consiglio comunale Sara Francescangeli (Alternativa Popolare). Motivo? L’accusa è di aver riscontrato «gravi violazioni del regolamento del CC» con citazioni degli articoli 44 e 21. È il succo della conferenza stampa convocata venerdì mattina a palazzo Spada dai consiglieri del centrodestra: protagonisti Marco Celestino Cecconi, Roberto Pastura, Cinzia Fabrizi, Elena Proietti Trotti (FdI, out per motivi personali Orlando Masselli) e Francesco Maria Ferranti (FI), il predecessore dell’avvocato in forza ad Alternativa Popolare. Lo scontro è tutto o quasi sulla richiesta di convocazione di consiglio straordinaria avanzata da parte delle minoranze nelle scorse settimane. Ci sarà martedì 1° agosto: «Informato il prefetto», scrive la Francescangeli.

La mozione

L’input

Una conferenza di quasi un’ora alla fine. D’altronde si sono toccati diversi punti oltre alla mozione. In ogni caso a fare il riepilogo ci ha pensato Cecconi: «Il consiglio finora si è riunito solo una volta poiché la prima seduta (19 giugno) era necessaria e obbligatoria per l’incardinamento. Noi il 4 luglio, in seguito a ciò che è accaduto il 27 giugno (focus sull’episodio tra il sindaco Stefano Bandecchi e il funzionario della comunicazione e giornalista Gian Luca Diamanti, ora operativo allo sport insieme alla dirigente Emanuela De Vincenzi, ndr), abbiamo presentato una richiesta di consiglio straordinario per parlarne. Il regolamento è chiaro e va applicato in tal senso. Invece si è creata una dialettica su interpretazioni e termini perentori, ciò ci ha lasciato sorpresi. Chiediamo solo l’applicazione del regolamento comunale». Ritirate in ballo le vicende legate al segretario generale Noemi Spagna Musso e «l’utilizzo dell’aula per le esternazioni colorite del sindaco». Per FdI «i rapporti in questo momento sono di compressione dei tempi di intervento dei consiglieri».

La conferenza

L’accusa

Sulla stessa linea Ferranti: «Il presidente del consiglio ha il dovere di convocarlo entro venti giorni dalla richiesta, riteniamo che il termine debba essere rispettato. Lei deve garantire l’imparzialità, alla base di tutto c’è il buon senso ed il rispetto». L’esponente FI ha poi specificato che la Francescangeli, in sede di conferenza di capigruppo, ha fatto presente di voler applicare sempre l’articolo 55 sui termini temporali per l’iscrizione a parlare dopo l’apertura dei punti: «Questa è volontà di comprimere la facoltà di rappresentanza dei consiglieri eletti. Non si può dire a monte che ci sono tre minuti per farlo. Ok la razionalizzazione delle sedute e il no agli sperperi, ma nemmeno fare un consiglio ogni due mesi. Così si limita il dibattito. In questa fase c’è stata la violazione dell’articolo 44 del regolamento e dell’articolo 39 del Tuel in merito allo svolgimento del consiglio», l’accusa. La mozione per la revoca sarà votata a scrutinio segreto. Gli stessi proponenti sanno bene che sarà respinta: «Non ci interessa cambiare, ma dobbiamo dare un segnale. Non si può andare avanti così», il messaggio. Ferranti si è poi difeso in merito all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti: «Sono prese d’atto. E durante la mia presidenza sono state fatte». Dettagli.

Pastura e Fabrizi

Forma e contenuto

Si è esposto anche Pastura sulle varie tematiche: «Se la forma non è rispettata, si vizia anche il contenuto. Dissesto bis? Vicenda grave, ci sono dei bilanci ed a loro è stato lasciato un avanzo di gestione da 1,5 milioni. Se vogliono sperperare su fiori e altro è chiaro che viene ‘consumato’. Questo modo di agire politico ha dei rischi per i processi amministrativi». Sponda Fabrizi è stata ricordata la vicenda incompatibilità: «Prima Bandecchi diceva di non avere problemi, poi ha venduto la Ternana e al 20 luglio la questione non è stata perfezionata. Dunque non è stata risolta la situazione. Inoltre Bandecchi ha utilizzato l’addetto stampa del Comune per convocare una conferenza stampa di un partito e si è reso protagonista di una modalità di rapporto fisico con lui. Ci sono state violazioni di regole e modalità, offende i consiglieri comunali e ha avuto quel tipo di atteggiamento verso il segretario comunale. Ciò non può passare. Non ci possiamo abituare a questo». Sul fronte commissioni consiliari è stato citato il comportamento dell’assessore all’ambiente Mascia Aniello. «Dissesto-bis? Se ci sarà, è per l’incapacità di questa amministrazione nel gestire le risorse che gli sono state lasciate». Spazio anche al Pnrr: «Sui bandi ha lavorato anche la giunta, sono decisioni politiche. Non possono dire che è solo il frutto del lavoro di dirigenti e dipendenti dell’ente». In generale per la Fabrizi il sindaco «non si può permettere di dire qualsiasi cosa». Passaggi anche sulla vicenda della vignetta a firma Proietti e le azioni Instagram di Bandecchi.

Ferranti

Proietti e Corridore

Di sicuro l’ex arbitro non va d’accordo con l’avvocato vicesindaco, questo è chiaro e non da poco: «Si va verso una deriva antidemocratica così, al di là del caso specifico. Al question time la Aniello non mi ha risposto e mi è stato detto di andare a tagliare l’erba. La vignetta rappresenta ciò che è accaduto: gli assessori non hanno facoltà di discernere tra ciò che è giusto e sbagliato, chi tira le fila è il vicesindaco nominato. E non è stato votato da nessuno a Terni. Doveroso dare un segnale perché la normalità è convocare i consigli comunali, non l’oligarchia o la ‘dittatura’. Non si può dire ‘abbiamo vinto e facciamo ciò che ci pare’. La maggioranza sicuramente rifiuterà questo segnale». «Siamo consapevoli dei numeri differenti, non c’è dubbio. Se ci fossero 17 voti a favore, a norma ci sarebbe la revoca», ha aggiunto Cecconi. Poi ancora Ferranti: «Tutto ciò non è intimidazione, ma normale sollecitazione. Diciamo solo che le regole e le norme vanno rispettate». Out Valdimiro Orsini, in ferie in questo periodo.

Cecconi

Immagini, montagna del sapone e capre

Altri argomenti sono stati trattati: «Il bilancio? I conti del Comune non possono andare dietro al becero populismo», ha attaccato la Proietti. «E per quel che concerne il turismo, mi risulta che Corridore ancora non abbia messo piede alla cascata delle Marmore». In un secondo momento è tornata al centro dell’attenzione la lite Bandecchi-Diamanti: «Abbiamo chiesto la cristallizzazione delle immagini della telecamera di palazzo Spada, poi ce ne sono altre a ridosso della ‘porta del sindaco’. Sono nella disponibilità dei dirigenti, ad oggi non ci sono state fornite. Nessun esito», il commento di Cecconi. «Vorremmo si passasse dalla narrazione alla politica della realtà della buona amministrazione. Vi invito a venire a gennaio al camposcuola e poi a Colle Obito in avvio di 2024, Bandecchi ha dato questi tempi». Il riferimento è rispettivamente alla conclusione (impianto sportivo) e posa della prima pietra delle due operazioni. Annunciato un nuovo incontro con il prefetto per martedì 25 luglio, motivo? «Parlare delle violazioni di statuto e Tuel. Alcuni di noi riandranno». Pastura ha riconosciuto a Bandecchi «una capacità empatica unica e anche simpatica, ma non corrisponde a quella istituzionale. Siamo provinciali, sì, ma non capre capre. Lui pensa che arriviamo dalla montagna del sapone», ha detto per far capire di conoscere a fondo la strategia comunicativa di AP. «Non c’è progettualità in ciò che sta accadendo».

La conferenza

Il clima in Comune

Infine si è parlato di un «clima pessimo in Comune, di grande preoccupazione. Ora le porte degli uffici devono essere chiuse e c’è la ‘sentinella’ che avverte Tizio e Caio se Cecconi – esempio – va da qualche parte. Carbone dg? Condivisibile, poi è partita la narrazione della riorganizzazione e rotazione di dirigenti e PO. Ma cosa è cambiato al netto dell’ex dirigente agli affari istituzionali e dell’ufficio stampa spostati? In un paio di casi si sono resi conto che non potevano muovere posizioni organizzative». Difficile non attendersi una replica.

Francescangeli

Consiglio il 1° agosto. Parla la Francescangeli

La presidente del consiglio si è esposta con una nota proprio in tarda mattinata. In primis per dar conto della convocazione per martedì 1° agosto e, in secondo, per far presente che «come da impegni presi in conferenza dei presidenti, ho convocato il consiglio comunale in una seduta che tiene conto sia delle richieste pervenute dalla minoranza di centrodestra che delle esigenze amministrative, tenendo insieme rispetto del regolamento ed esigenze di economicità ed efficienza. Della convocazione ho informato sua eccellenza il Prefetto di Terni con il quale ho sempre interloquito sulla convocazione in oggetto». La polemica va avanti.

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