Terni, il Soroptimist contro la violenza

L’iniziativa conclusiva del progetto ‘La cultura del rispetto’ si è tenuta al palasport Di Vittorio. La soddisfazione degli organizzatori

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Soroptimist pala Di Vittorio Terni - giugno 2016 (1)Diffondere un messaggio di non-violenza, contro gli abusi e le prevaricazioni a danno dei soggetti più deboli. In questa ottica il Soroptimist International Club Terni, associazione crea le opportunità per trasformare la vita delle donne e la cui presidente per il biennio 2015-2017 è la professoressa Annarita Manuali, ha ideato un service completamente gratuito che, partendo dall’importanza che riveste la scuola, punta a divulgare informazioni e ad offrire spunti di riflessione e formazione per prevenire gli atti di violenza.

Soroptimist pala Di Vittorio Terni - giugno 2016 (2)La conclusione del progetto L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Terni grazie al sostegno dell’assessore Carla Riccardi, è stata presentata con la dicitura ‘La Cultura del Rispetto’ nelle scuole aderenti. L’evento conclusivo si è tenuto lo scorso 12 giugno presso il palasport Di Vittorio alla presenza di Elisabetta Roviglioni, socia del Soroptimist International Club di Terni, referente ed ideatrice del progetto.

Soroptimist pala Di Vittorio Terni - giugno 2016 (4)La sfida è consistita nel trasformare la complessità che caratterizza l’argomento-violenza in una grande festa, con schermi che proiettavano il lavoro svolto, dimostrazioni di difesa personale, la rarissima e spettacolare dimostrazione del tessen jutsu (l’arte dei ventagli giapponesi) ed a concludere banda e majorette. Il tutto nell’ottica di diffondere il più possibile un messaggio di non violenza che arrivi capillarmente ovunque e, proprio come è stato fatto nelle diverse scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari alle superiori, per dimostrare che con un linguaggio appropriato è possibile divulgare la non-violenza in diversi contesti.

Soroptimist pala Di Vittorio Terni - giugno 2016 (3)Ospiti di prestigio Ma c’è stato molto di più: la presenza del maestro Claudio Guazzaroni, cintura 7° dan nella specialità del karate, ex atleta dell’Arma dei carabinieri con risultati sportivi a livello mondiale, attualmente allenatore ufficiale della nazionale italiana ed istruttore di difesa personale e tecnica di disarmo militare: il cuore del progetto, l’esempio concreto che si può essere forti senza essere violenti. E poi la presenza del maestro Pompilio Attili, della campionessa mondiale di karate Greta Vitelli, delle istituzioni scolastiche con la rappresentanza del dirigente scolastico Cinzia Fabrizi, degli ordini professionali (il presidente degli ingegneri Emilio Massarini, degli architetti Marco Struzzi, dei medici Giuseppe Donzelli) e, non ultima, l’importanza delle autorità della polizia di Stato con il vice questore Giuseppe Taschetti e dei carabinieri con il comandante Stefano Verlengia. Alla cena conviviale hanno presenziato anche il prefetto Angela Pagliuca e il vice sindaco Francesca Malafoglia, oltre tante altre autorità e rappresentanze di club.

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